Davide Frattesi strizza l’occhio alla Signora e soprattutto a uno degli allenatori che nella sua carriera ha saputo maggiormente sfruttarlo e valorizzarlo: quel Luciano Spalletti che in Nazionale l’aveva reso un punto fermo della sua Italia, venendo ripagato dal centrocampista romano nel migliore dei modi. Ben sette le reti realizzate in azzurro sotto la gestione del tecnico di Certaldo, che lo usava sia come sottopunta nel 4-2-3-1 o 3-4-2-1 sia da mezzala nel 4-3-3. Insomma, l’ideale per un centrocampista arrembante e capace di inserirsi negli spazi lasciati liberi dalle difese avversarie. Assalti micidiali in zona-gol che hanno regalato notti magiche alla stessa Inter: come dimenticare gli acuti a tempo scaduto con Verona e Udinese nell’anno della seconda stella o le reti decisive sul campo del Bayern e soprattutto ai supplementari contro il Barcellona nell’ultima semifinale di Champions League soltanto sette mesi fa. Peccato che poi Davide abbia trovato, strada facendo, sempre meno spazio. Paradossalmente giocava di più con Simone Inzaghi (col quale aveva avuto più di un diverbio fino alla lite post finale di Champions lo scorso 31 maggio a Monaco di Baviera) che ora con Cristian Chivu. Incredibile ma vero, visto che proprio l’allenatore romeno si era esposto in estate per convincere il numero 16 nerazzurro a restare a Milano, ignorando le sirene provenienti dalla Premier League (Newcastle e Nottingham Forest).
Frattesi: rinnovo in stand-by
Peccato che adesso Frattesi sia precipitato all’ultimo posto nelle gerarchie delle mediana interista, scavalcato anche da Sucic e Zielinski. Addirittura, seppur adattato in fascia, pure Diouf entra prima di lui. E così l’ex Sassuolo e i suoi rappresentanti hanno deciso di guardarsi intorno, con l’intento di provare a trovare una soluzione già a gennaio. Motivo per cui è stata messa, letteralmente, in stand-by la proposta di Marotta e Ausilio in merito al prolungamento di contratto fino al 2030. A settembre in tal senso era già stata impostata una bozza d’intesa, ma prima di firmarla Davide vuole vederci chiaro. Per la serie: inutile rinnovare, se poi gioco pochissimo e faccio la riserva. Ecco perché il suo entourage capitanato da Beppe Riso è entrato in azione, riaprendo i dialoghi con la Juve che già in passato aveva manifestato il proprio interesse verso il calciatore cresciuto nel vivaio della Roma. Uno che per temperamento e personalità ha bisogno di sentirsi importante e protagonista per rendere al meglio.
La Juve fiuta l’occasione
Dalle parti della Continassa hanno fiutato l’occasione e ci stanno ragionando con attenzione. A maggior ragione se i primi vagiti di 4-2-3-1 emersi l’altra sera in Champions League contro il Pafos portassero a un nuovo assetto tecnico-tattico. A quel punto un tuttocampista come Frattesi sarebbe, decisamente, utile per dare sostanza e un buon numero di reti alla mediana. Un po’ alla Perrotta di spallettiana memoria alla Roma, un po’ Frattesi versione Italia 2024. E così l’idea prospettata al tandem Comolli-Modesto potrebbe attecchire dalle parti delle Continassa, dove nei giorni scorsi sono stati avvistati gli agenti del biondo centrocampista. Una chiacchierata rubricata, almeno ufficialmente, alla voce visita di cortesia (come spesso accade in questa fase tra operatori di mercato e dirigenti), tuttavia c’è la sensazione che possa trattarsi di un primo approccio iniziale.
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