TORINO – Spendere o non spendere: è questo il dilemma. O meglio, il bivio di fronte al quale si trova la Juventus a poche settimane dall’apertura del mercato invernale. Una sessione che – salvo improbabili ripensamenti dell’ultimo minuto – consegnerà a Luciano Spalletti almeno un interprete da aggiungere alla batteria risicata di centrocampisti con cui si ritrova a operare oggi. Ormai è il segreto di Pulcinella: Comolli non ha nessuna intenzione di commettere nuovamente gli errori estivi, quando si era illuso che, alla fine, non ci fosse chissà quale urgenza nel reparto di centrocampo. Che le piste per i vari Hjulmand, Bissouma, Kessie e Ndidi potessero aspettare, in favore di colpi in altre zone del campo, ritenute “prioritarie”. A cominciare dall’attacco, e in particolare dalla doppia operazione Kolo Muani–Vlahovic (mai andata in porto), che ha rubato tempo, energie e risorse al suo entourage. Ci hanno pensato però il campo e, contemporaneamente, il nuovo tecnico bianconero a mettere l’ad di fronte all’evidenza. Specie al netto del nuovo assetto che Spalletti ha in mente per la sua Juventus (il 4-2-3-1), incompatibile al momento con il numero di interpreti a disposizione. Il passaggio a un centrocampo a tre, del resto, garantirebbe – sulla carta – una maggiore fluidità di manovra (aspetto su cui lo stesso Spalletti si è detto più volte insoddisfatto), oltreché un pacchetto di soluzioni offensive ben più variegato. Ma soprattutto, permetterebbe ad alcuni giocatori (su tutti Khéphren Thuram) di esprimere al meglio il proprio potenziale.
Comolli al bivio di mercato
Per arrivare alla meta concordata, dicevamo, Comolli ora dovrà scegliere quale percorso intraprendere: se optare per l’autostrada – la via più semplice -, accollandosi i costi del pedaggio; o, viceversa, avventurarsi in sentieri low cost più impervi e sconosciuti, accettando il rischio di incappare nella più classica delle fregature. Da una parte, Davide Frattesi, il favorito dell’ex ct, al netto del prezzo consistente richiesto dall’Inter per il suo cartellino; dall’altra due profili in scadenza, meno appetibili in termini tecnici: Xaver Schlager e Quinten Timber. Il centrocampista nerazzurro, ormai, è finito ai margini del progetto tecnico di Christian Chivu e freme per lasciare Milano già nel mercato di gennaio. L’Inter sarebbe ben lieta di accompagnarlo alla porta, a patto che il suo addio non implichi una minusvalenza a bilancio. Il prezzo esposto in estate ai vari club europei interessati all’ex Sassuolo si aggirava intorno ai 35 milioni di euro. Cifra, però, che stride con i recenti sviluppi della sua avventura in nerazzurro. Non è da escludere infatti che – qualora Comolli decidesse di fare all-in su di lui – l’Inter possa aprire alla formula del prestito oneroso con diritto di riscatto, posto ormai il veto dei bianconeri allo scambio alla pari di cartellini con Thuram. Spalletti stravede per lui, dal momento che non possiede un interprete dalle simili caratteristiche.
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