ROMA – Quello che non torna del prossimo mercato è il solito rapporto tra distanze: Sarri da una parte e Lotito-Fabiani dall’altra. Mau vuole quello che non ha, giocatori di qualità, che ha già allenato, che giochino in A o che ci abbiano giocato, che facciano la differenza. Gente alla Insigne, magari più giovane. La società aspetta il verdetto dalla Commissione sui conti che si riunirà sabato, è un paravento, ma anche una limitazione. Nelle previsioni potrà operare a saldo zero, uscite ed entrate, non saranno consentite spese sproporzionate e non si potranno peggiorare i conti, si andrebbe incontro a nuovi blocchi totali in futuro. I piani di realtà non sono mai cambiati. Sarri metterà alla prova la società, l’ha detto lui: «Fino a giugno accetterò tutto». La società proverà ad accontentare Sarri, ma senza poterlo esaudire compiutamente.
Lazio, gli scenari
Mau dopo la qualificazione Champions del 2022 aspettava Berardi e Zielinski, da qui il primo strappo con Lotito. Oggi punterebbe su Loftus-Cheek, incrociato al Chelsea. E’ allettato dalla pista Raspadori, in uscita dall’Atletico, pronto ad ascoltare offerte. Ma non sono obiettivi possibili per la Lazio. Allegri considera Loftus in uscita, dal Milan per adesso non arrivano aperture in questo senso. Non è solo una questione di volontà, pesano i costi dell’operazione. Loftus è in scadenza nel 2027, ha 29 anni, guadagna 3,8 milioni. Raspadori ha lo stesso stipendio. Anche se arrivassero in prestito, ipotesi remota, gli ingaggi non sarebbero pagabili. Il saldo zero prevede che l’operazione uscita-entrata sia chiusa alle stesse cifre, comparando gli ingaggi. Il rischio è che si arrivi allo scontro. Sarri è stato chiaro: «Se devono arrivare giocatori inferiori a quelli attuali meglio non arrivino». Lotito gli ha concesso l’ultima parola sugli acquisti, è un’arma a doppio taglio.
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