ROMA – Dal mercato più bloccato di sempre al mercato più indecifrabile che mai. Tavares e Castellanos in uscita, sempre che qualcuno presenti offerte da almeno 15 milioni per Nuno e 30-35 per Taty. Maldini e Insigne in sfida per il ruolo di vice Zaccagni. Samardzic e Brescianini in corsa da mezzali. Ilic preso in considerazione da Sarri anche come regista, legato al recupero di Rovella. Altri nomi sparsi spuntati ieri, poco attendibili. Lucca se lascerà il Napoli. Addirittura Casadei del Torino, trattato un anno fa, prima della rottura finale. Il mercato della Lazio non è ancora partito. Servirebbero operazioni lampo dopo un’estate di divieti, non sembrano esserci i presupposti.
Le mosse della Lazio
Sarri ha le sue idee, punterebbe su big. Sta vedendo sempre più entrare Raspadori in orbita Roma, era uno dei preferiti in caso di partenza di Castellanos. Loftus-Cheek è da sempre uno dei preferiti per il ruolo di mezzala, ma il Milan non lo cede. Tutti e due obiettivi proibiti per Lotito. Insigne per Mau è l’ideale da ala sinistra, come supplente di Zaccagni. La Lazio per adesso si sta concentrando su altri nomi. Come mezzali valuta Samardzic e Brescianini. Daniel Maldini come ala sinistra. Nomi che non stuzzicano più di tanto il Comandante, convinto di dover aggiungere giocatori che facciano la differenza: «Altrimenti mi tengo quelli che ho», la sintesi del suo pensiero, espressa poche settimane fa. Il mercato inizierà il 2 gennaio e neppure stavolta gli interventi saranno tempestivi, salvo sorprese. Lotito è riuscito a togliere i blocchi, ma non può esagerare con le spese, deve evitare nuovi vincoli, ripartirebbe dal mercato a saldo zero in estate. E’ una necessità, anche un alibi.
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