La stagione in corso, per Tijjani Noslin, non è stata semplice. Minuti concessi col contagocce, gerarchie definite, un’estate vissuta con la valigia pronta. Eppure, nonostante il pochissimo spazio, adesso potrebbe cambiare il senso della sua storia alla Lazio, prendendo una via fino a poco tempo fa del tutto inaspettata. Sì, perché TJ segna, incide, decide. E quando lo fa, costringe tutti (Sarri compreso) a riconsiderare equilibri che sembravano immutabili.
La nuova percezione
La rete di Parma è un messaggio chiaro. L’olandese può restare. E può anche provare il sorpasso su Castellanos, almeno nel dibattito interno che accompagna le scelte di Mau. Deve ancora lavorare tanto, sia chiaro. Lo stesso allenatore lo ha precisato subito dopo la partita del Tardini: «In certe condizioni lui è un centravanti straordinario, ma solo in certe situazioni, come la partita che si è creata nel secondo tempo. Magari per come si era messa la gara nel primo tempo avrebbe sofferto. Sto imparando le sue caratteristiche e sto imparando ad utilizzarlo. Sono contento e poi come soggetto mi rimane anche molto simpatico». Parole che fotografano una fiducia in crescita, ma ancora tanta prudenza che probabilmente continua a collocarlo un passo indietro rispetto all’argentino. Il punto, però, è che Noslin continua a rispondere sempre allo stesso modo: con i fatti. Pochi minuti, massimo rendimento. Un copione già visto con Torino, Lecce e adesso Parma, dove è bastata una giocata per spostare il peso specifico della partita. Non è un centravanti “classico” secondo i canoni di Sarri, ma è una punta che legge lo spazio, attacca la profondità, protegge palla e mantiene lucidità davanti al portiere.
Gli scenari
La sua avventura in biancoceleste poteva finire prima ancora di iniziare davvero. In estate Noslin aveva trovato un accordo con il PSV Eindhoven. La Lazio lo ha trattenuto almeno fino a gennaio non per scelta tecnica, ma per necessità, vista l’impossibilità di intervenire sul mercato in entrata. Da possibile partente a uomo decisivo: una parabola che ora potrebbe cambiare la sua carriera. Sarri resta cauto, Castellanos rimane il riferimento, ma qualcosa sta mutando. Non nelle gerarchie ufficiali, bensì nella percezione. Noslin oggi non è più solo un cambio d’emergenza. È un’opzione reale, credibile, che mette pressione a chi gioca davanti a lui. Ha già sorpassato Dia, vuole provarci pure con il Taty. Una strada inaspettata fino a poco tempo fa, ma che oggi non sembra più così impossibile.
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