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Benfica-Napoli 2-0: Mourinho batte Conte, decidono Rios e Barreiro


LISBONA – Un Napoli stanco, colpito due volte e mai davvero capace di reagire. Al Da Luz passa il Benfica di Mourinho, che si rimette in corsa per la Champions e costringe la squadra di Conte a un finale di girone complicato: serviranno punti a Copenaghen e al Maradona contro il Chelsea per chiudere nelle prime 24. Un’occasione persa, un brusco stop dopo cinque vittorie di fila, compresa quella col Cagliari in Coppa Italia ai rigori.

Il Napoli annunciato alla vigilia è quello con Elmas e McTominay in mezzo al campo e il tridente Neres-Hojlund-Lang. Mourinho sorprende lasciando in panchina Antonio Silva: dentro Tomas Araujo accanto a Otamendi, mentre davanti Ivanovic soffia il posto a Pavlidis.

Errori su errori

L’avvio è un incubo. Napoli leggero nei contrasti, poco lucido, incapace – a differenza delle ultime uscite – di pressare alto. Ne approfitta subito il Benfica, che in undici minuti costruisce due palle gol enormi: prima Aursnes libera Ivanovic con un tacco delizioso, ma Milinkovic-Savic resta in piedi e chiude lo specchio; poi lo stesso norvegese spreca il regalo del portiere azzurro con un sinistro da due metri finito a lato. Il vantaggio arriva comunque al 20’: McTominay contrasta in modo troppo morbido Ivanovic in area, la carambola premia Rios che da pochi passi batte Milinkovic-Savic con un tocco morbido. Gol meritato. Il Napoli prova ad alzare il baricentro: Neres e Lang si accendono a tratti, Hojlund comincia a tenere meglio i palloni, Di Lorenzo sfiora il pari di testa su cross di Lang (29’), McTominay ci prova senza fortuna. Troppo poco per raddrizzare un primo tempo spento.

Doccia fredda

Conte riparte con Politano e Spinazzola per Olivera e Beukema, ma non cambia il sistema. E il Napoli incassa un’altra distrazione che pesa come un macigno. Rios brucia McTominay, si inserisce e mette in mezzo un pallone che Barreiro trasforma nel 2-0 con un colpo di tacco geniale. Il tecnico azzurro corre ai ripari: dentro Juan Jesus per Buongiorno, poi Lucca per Lang passando al 4-2-4. Ma il primo tiro in porta arriva soltanto al 71’: un sinistro secco di Neres dal limite, respinto da Trubin in angolo. Nel finale Mourinho toglie tra gli applausi Ivanovic per Pavlidis, che sfiora due volte il tris in contropiede. Conte inserisce anche Vergara per Elmas: il 22enne cresciuto nel vivaio mette ordine e confeziona un bel cross, ma non trova compagni pronti alla deviazione. Sfuma l’occasione, sfuma la partita. Restano due match per provare a riprendere la strada della qualificazione.


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Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/calcio/champions-league

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