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Il Manchester City passeggia sul Real Madrid: espugnato il Bernabeu, Xabi Alonso ai saluti 


MADRID (SPAGNA) – Alla vigilia del big match del Bernabéu, il tema caldo in casa Real Madrid non era tanto la visita del Manchester City, quanto il futuro di Xabi Alonso. Non a caso, lo stesso tecnico catalano degli inglesi, Pep Guardiola, si era voluto mostrare vicino al suo ex pupillo: “Certo che provo empatia nei suoi confronti”, aveva ammesso, ricordando, però, quanto quelle di Barcellona e Real Madrid siano le panchine più complesse del mondo. Prova ne sia che il tecnico basco si ritrova con un piede e mezzo fuori sebbene, per quanto riguarda gli allenatori dell’era Florentino Pérez, soltanto Pellegrini, Mourinho e Ancelotti abbiano un percentuale di vittorie migliori della sua. Ciononostante, Xabi ha preparato l’incontro sapendo che una brutta sconfitta contro il City sarebbe stata sinonimo di condanna. Insomma, non proprio il miglior momento per essere costretto a rinunciare a tre quarti della tua retroguardia titolare – e, più in generale, a sei difensori su dieci – e, come se non bastasse, al leader del tuo attacco, quel Kylian Mbappé che, acciaccato, è rimasto in panchina per tutto l’incontro. E così, al fianco di Vinicius si è piazzato il giovane canterano Gonzalo e quel Rodrygo che quando vede skyblue carica come un toro.

Rodrygo illude il Real Madrid, poi O’Reilly e Haaland mettono ko Xabi Alonso

Non a caso è proprio lui a mettere la firma sulla rete del vantaggio degli spagnoli che, gol a parte, scendono in campo con un piglio che gli avrebbe permesso di arrivare a questa partita senza la pressione di dover salvare l’orgoglio e la panchina del proprio allenatore. La prima mezz ’ora del Real, però, è stata talmente fe roce che era chiaro che, con l’infermeria piena, non sarebbe stato sostenibile mantenere lo stesso ritmo per tutti i novanta minuti. Il problema è che, non appena Vini e compagni alzano il piede dall’acceleratore, il City trova due gol in otto minuti. Sono le oramai solite disattenzioni difensive a ribaltare il mondo blanco e condannare il Real alla seconda sconfitta consecutiva: O’Reilly, incerto sul gol di Rodrygo, trova il pareggio su azione da corner e, poco dopo, un’ingenuità di Rudiger regala un rigore a Haaland che lo trasforma spiazzando Courtois. E Xabi? Beh, esonerare un allenatore dopo la prova d’orgoglio di ieri di una squadra decimata sarebbe difficile da spiegare. E se è vero che la storia di Don Florentino è piena di decisioni del genere, è altrettanto vero che quel che fu il presidente galáctico, già da molto tempo, si è lasciato alle spalle gli impulsi della sua giovinezza. Quello che è certo è che, se davvero hanno a cuore le sorti del proprio tecnico, i calciatori del Real dovranno necessariamente ripartire dalla prima mezz’ora di ieri.

Il tabellino del match 

REAL MADRID-MAN CITY1-2 

Marcatori pt 28′ Rodrygo, 35′ O’Reilly, 43′ Haaland rig. 

Real Madrid (4-4-2) Courtois 7.5; Valverde 5.5, Asencio 7 (34′ st Endrick ng), Rudiger 4.5, Carreras 7; Rodrygo 7.5, Ceballos 6 (22′ st Brahim 5.5), Tchouameni 6.5, Bellingham 5.5; Gonzalo 6 (13′ st Arda Guler 6.5), Vinicius 6.5. A disp. Lunin, Fran González, Joan Martínez, Fran García, Valdepeñas, Cestero, Mastantuono, Mbappé. All. Xabi Alonso 6 

Man City (4-3-3) Donnarumma 6; Matheus Nunes 7, Rúben Dias 7.5, Gvardiol 7, O’Reilly 7; Bernardo Silva 6, Nico 6.5, Foden 6 (25′ st Reijnders 6); Cherki 6.5 (25′ st Savinho 6), Haaland 6 (25′ st Mormoush 6), Doku 7.5 (42′ st Aké ng). A disp. Trafford, Bettinelli, Khusanov, Lewis, Ait Nouri, Bobb. All. Guardiola 6.5 

Arbitro Turpin (Francia) 6 

Note 75.000 spettatori. Ammoniti Foden, Rudiger, O’Reilly, Carreras e Bernardo Silva per gioco non regolamentare, Rodrygo per proteste. Angoli: 3-3 per il Real Madrid. Recupero tempo: pt 3′; st 4′


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/champions-league

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