La Juve spreca, il Pafos dà spettacolo, lo Stadium fischia
Tutta la presunzione con cui è stato descritto il Pafos in questi giorni, e che Spalletti aveva giustamente sottolineato, scompare al calcio d’inizio: squadra non eccelsa ma capace di pungere, fare male, rendersi pericolosa pur concedendo molto. Yildiz a giro, Miretti alto, Koop di testa che schiaccia ma non trova la porta: tre azioni da gol Juve nei primi dieci minuti, ma i ciprioti non sono da meno: Di Gregorio vede uscire un tocco sottomisura e mette i guanti su una palla velenosa che rischiava di diventare autogol. Tanti spazi, partita apertissima. Due errori gratuiti di Miretti su un’ottima punizione (chissà perché Yildiz non le tira) e di Cambiaso, che va con lo scarico fuori area con quattro compagni a chiedere la palla dentro, fanno arrabbiare lo Stadium e Spalletti.
Mentre i biancoenri manovrano ma non trovano precisione, con Zhegrova e Yildiz che perdono di incisività, prima Dragomir impegna in spaccata Di Gregorio e alla mezz’ora il Pafos va più volte a un soffio dal vantaggio: palo clamoroso di Anderson Silva che poi ci riprova guadagnando un angolo, corner di Orsic per Dragomir fuori area al volo, conclusione meravigliosa che Di Gregorio mette ancora in angolo, colpo di testa finale di Silva a lato. I fischi svegliano i bianconeri, assalto alla porta cipriota con McKennie deviato a botta sicura e occasionissima per David, che butta via letteralmente l’1-0 ciabattando da due passi un assist perfetto di Kelly di testa: tocco sotto indisturbato in area piccola, incredibilmente fuori dallo specchio e la partita va sullo 0-0 all’intervallo.
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