La Juventus è riuscita a trovare una vittoria importante in Champions contro il Pafos. La prova, però, è stata covincente a metà perché il primo tempo non è stato all’altezza poi nella ripresa Spalletti ha cambiato qualcosa, anche a livello tattico, ed è riuscito a scardinare la difesa cipriota senza subire granché. McKennie ha aperto le danze, David le ha chiuse prendendosi anche l’abbraccio, e un bacio, dal tecnico al momento dell’uscita dal campo. Il dibattito sulla prova dei bianconeri si è spostato negli studi di Sky Sport con l’analisi degli opinionisti.
Il ranking Uefa e il cambio tattico di Spalletti
La prima analisi è partita da Condò che ha toccato prima il discorso ranking: “L’Atalanta è la squadra migliore in Champions ed è quella che ci permette di tenerci in corsa per il ranking. Rispetto allo scorso anno abbiamo perso 5 punti per strada, da 47 a 42. La Juve si è salvata perché se non avesse battuto il Pafos la sua situazione sarebbe stata drammatica. E sta diventando difficile per il Napoli”. Poi è stato Capello a parlare della Juve: “Prestazione? Spalletti nelle dichiarazioni prima della partita ha detto che l’importante era vincere. Quindi risultato ottenuto e lui è a posto. Diciamo che ha cambiato la posizione di Koopmeiners, qualcosa a livello tattico e un po’ si è riveduto. Penso che abbia trovato qualche soluzione. Ma ci aspettiamo qualcosa di più dalla Juve, è stata molto piatta, ha creato poco con un paio di occasioni nel primo tempo. Ne ha avute di più il Pafos e lì la Juve è stata anche fortunata. Nel secondo tempo con l’ingresso di un giocatore diverso e cambiando anche la posizione in campo la squadra si è trovata di più nei movimenti, anche senza palla”.
Le difficoltà Juve e la mancanza di identità
Costacurta ha fatto un’analisi più approfondita: “Io credo che manchi la quadratura dal basso. Nel primo tempo tre azioni su quattro del Pafos nascono dall’uscita sbagliata di Koopmeiners. Poi è stato spostato più avanti e la squadra mi è sembrata più pronta a subire meno. Quando cambi Zhegrova con Conceicao c’è molta differenza, però questa è una squadra dove in pochi stanno performando sufficientemente. Non so dove sia la colpa ma nel primo tempo molto male tutti tranne un paio”. E poi ha aggiunto: “Siamo i primi a dire che a livello individuale ci siano delle delusioni pazzesche. Spalletti ci sta provando e non è nemmeno fortunato. Sceglie il centravanti (Vlahovic ndr) e si fa male, si fa male il difensore centrale…”. Da qui è arrivata la risposta di Di Canio: “Aveva individuato la punta forte come Vlahovic, si è fatto male e gli altri due non li vedeva bene ma ora è costretto a inserirli per migliorarli. Ma per fare questo devi dare un’identità perché se una volta ne metti uno, poi due… già non sono evoluti loro, sentono la pressione, quindi devono lavorare allenamento dopo allenamento per ricercare questa identità“.
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