Terza sconfitta in tre trasferte di Champions League per un Napoli visibilmente stanco, che è costretto ad arrendersi ad un Benfica brillante e vincente grazie ad un gol per tempo. «Giochiamo ogni tre giorni e siamo sempre gli stessi – ha ammesso Conte – Con la Juve abbiamo speso tanto ed eravamo stanchi fisicamente e mentalmente. Ora recuperiamo e guardiamo avanti». La squadra di Mourinho ora occupa il venticinquesimo posto in classifica che non gli permetterebbe di accedere ai playoff per gli ottavi, ma fa comunque un balzo in alto rispetto agli zero punti dopo quattro giornate. È invece ventitreesimo il team azzurro, a quota 7 punti, e se chiudesse così la fase campionato, sarebbe qualificato per gli ottavi. Ma dovrà resistere agli assalti del Copenaghen (a quota 7) che sfiderà a gennaio, per poi sperare di fare punti anche nell’ultimo match casalingo con il Chelsea.
Napoli, il match contro il Benfica
Antonio Conte ieri ha confermato la stessa formazione che domenica aveva battuto la Juventus, il Benfica è più fresco avendo riposato due giorni (ha giocato venerdì con lo Sporting) in più e Mourinho ne cambia due: è Araujo a fare coppia con Otamendi in difesa, con Ivanovic sostituisce Pavlidis al centro dell’attacco. All’11’ il gol del Benfica sembra cosa fatta. Il Napoli si fa trovare scoperto su di una ripartenza portoghese, Aursnes inventa un assist di tacco per Ivanovic che sbaglia un rigore in movimento facendosi deviare da Milinkovic Savic il destro a colpo sicuro. Il festival dell’errore va in scena al 18’. Sbaglia Milinkovic che con un rinvio debole favorisce Aurners, tutto solo davanti alla porta, ma il norvegese si impappina e di sinistro mette fuori. Ormai il gol è nell’aria e arriva due minuti dopo. Troppo statica la difesa del Napoli su di un cross innocuo, McTominay serve inavvertitamente Rios che con la punta del piede segna l’1-0. Il Napoli sembra affaticato e faticosamente prova a fare la faccia cattiva. Buono l’asse Neres-Lang, con l’olandese che calcia di poco a lato da posizione di offside. Gli azzurri sono entrati in partita e Di Lorenzo colpisce di testa di poco a lato, saltando più alto di Dahl, mentre Neres fa impazzire Sudakov sulla destra. In una delle sue percussioni calibra un ottimo cross sulla parte opposta, dove McTominay e Olivera si ostacolano nel momento della conclusione.
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