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Bremer, torna il leader Juve: in campo contro la Roma. Kelly lo esalta così


TORINO – Quanta fiducia ha Luciano Spalletti in Gleison Bremer? Beh, parecchia. Ed è scontato dirlo, ma l’affermazione trova concretezza nelle mosse del tecnico di Certaldo. Dal brasiliano passerà la trasformazione tattica dei bianconeri e il segnale di Bologna è stato ulteriormente importante. Alla vigilia, l’allenatore aveva tirato il freno, invitato tutti all’attenzione: calma, prudenza, perché Bremer non è ancora al 100% della forma e addirittura Rugani era dato qualche passetto in avanti da questo punto di vista. Poi, però, succede che la Juve sfodera la miglior prestazione dall’arrivo di Spalletti, una delle migliori stagionali, e si porta in vantaggio a Bologna, campo complicatissimo, vittoria dal peso specifico enorme, di quelle che, come una torta appena sfornata lasciata a raffreddare sul davanzale, inizia ad avere il profumo dolce e vanigliato della svolta. E, quindi, succede che tocca togliere il piede dal freno, rompere gli indugi e affidarsi proprio a Bremer per blindare il risultato nel finale. Ecco quanta fiducia Spalletti ha nel difensore. Gleison ha completato la sua personale rincorsa al Dall’Ara, con il ritorno in campo dopo l’intervento chirurgico di meniscectomia selettiva al menisco mediale del ginocchio sinistro di metà ottobre.

Bremer e il messaggio ai tifosi della Juve

Sui social la Juventus lo ha festeggiato e lui stesso ha usato i suoi canali personali per mandare un messaggio ai tifosi: “Pronto a ripartire da qui, insieme. Dal primo giorno fino ad oggi, grazie per il vostro continuo sostegno!”. Tra i commenti un profluvio di cuori, da parte dei supporter ma anche dei compagni di squadra che, con lui in campo, si sentono certamente più tranquilli, più solidi. Lo ha ribadito anche il compagno di reparto Kelly: “È importante averlo di nuovo con noi”. Leader calmo, di quelli che non alzano la voce ma a cui basta sollevare il petto in campo per mandare un messaggio a tutti. E quanto serve uno con quel carisma a questo gruppo, anche per questo Spalletti non vedeva l’ora di riaggregarlo. E poi, l’accelerazione del tecnico si è resa necessaria anche dalle contingenze, nello specifico dall’ammonizione di Koopmeiners che – diffidato -, gli costa la squalifica contro la Roma. Viene a mancare, dunque, la pedina a sorpresa che aveva permesso di andare oltre l’emergenza difensiva.

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