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De Rossi: “Ringrazio i tifosi della Roma ma mi fa incazz…”. Poi la frase sulla supercazzola


Roma-Genoa 3-1: cronaca, statistiche e tabellino

De Rossi e le emozioni del ritorno all’Olimpico

Così ha raccontato ai microfoni di ‘Sky Sport’ le emozioni vissute all’Olimpico: “Il saluto sotto la Sud? Ho riassaporato vecchi sapori – ha detto il tecnico del Genoa, che della Roma è stato capitano e allenatore –. Avrei sperato di farlo con un altro spirito, ma non ero riuscito a salutarli bene l’ultima volta. Quella curva è stata piena per 100 anni e si è svuotata una sola volta, quando sono stato mandato via io. Glielo dovevo e loro sapevano che non potevo andare lì sotto saltellando, perché sono molto dispiaciuto per il risultato”. Un pensiero ai suoi ex calciatori: “Anche per loro fu uno shock quando me ne andai, c’è ancora un grande rapporto e ho un grande amore anche per loro come per i tifosi. Li ho ritrovati in grande forma, anche troppo visto che sono stati nettamente superiori a noi. Li ringrazio per avermi aspettato in campo dopo la partita”. E ancora: “A Roma ho provato a portare i migliori giocatori possibili per il bene della squadra e per il bene mio, perché pensavo di poter fare bene. Loro però vanno forte non perché li ho portati io ma perché ora c’è un allenatore molto forte e i risultati lo stanno dimostrando”.

DDR deluso dalla proestazione del Genoa

Delusione invece per la prova del suo Genoa, travolto praticamente già nel primo tempo: “I giocatori approcciano come approccia l’allenatore, quindi oggi ho fatto qualcosa in meno anche io – ha sottolineato ancora De Rossi in collegamento con ‘Sky Sport’ –. Oggi abbiamo commesso errori con troppa leggerezza e siamo stati poco aggressivi, ma se la squadra è ‘figlia di De Rossi’ quando vince o gioca bene è giusto che oggi io mi prenda le responsabilità. Torno con amarezza, perché volevamo regalare una soddisfazione ai nostri tifosi e perché abbiamo fatto una partita un po’ ‘moscia’, cosa questa che non mi piace. Ora guardiamo avanti, sono già proiettato ai prossimi allenamenti e alla prossima partita”.

De Rossi verso il Pisa

Queste invece le parole di De Rossi ai microfoni di ‘Dazn’: “Sento rabbia e fastidio, perché non mi è piaciuta la partita che abbiamo fatto. Mi dispiace per il volto scuro con cui ho salutato la Curva Sud alla fine, ma non conosco altri modi di vivere il calcio. Ai ragazzi avevo cercato di far capire che per me era importante solo la nostra partita e il risultato, al di là dell’ambiente che ci avrebbe circondato e che non credo ci abbia condizionato. Purtoppo siamo stati troppo leggeri nel primo tempo e abbiamo commesso alcuni errori, poi è diventata dura rimediare. Sono infastidito dalla prestazione e per il fatto di non essere riuscito a far lavorare al meglio la mia squadra”. Così sul prossimo scontro diretto contro il Pisa: “Squadre facili da affrontare non ci sono. I giocatori della Roma mi hanno detto che hanno preparato la partita di stasera guardando quella fatta da noi contro l’Atalanta e che erano comunque in allerta per quello che avevano visto. Se giochiamo al 100% possiamo mettere in difficoltà chiunque, se non lo fai contro squadre forti come la Roma prendi le imbarcate”. 

De Rossi e le parole in conferenza

Se siamo questi ci salviamo – ha detto De Rossi in riferimento alla partita contro l’Atalanta -. Ma mi fa incazzare tantissimo entrare in campo così, mi dispiace essere andato sotto la Sud con il volto scuro, mi rode il cu… (testuale, ndr). Con l’atteggiamento dell’Atalanta io con questa squadra qui, anche senza mercato, mi salvo. Poi vedremo, ma siamo quart’ultimi, dobbiamo essere indemoniati”. Il volto scuro, dice De Rossi, che però poi fa una battuta quando gli viene chiesto se abbia imparato da suo padre a lavorare con i giovani: “Non mi aspettavo questa domanda… Mio padre mi ha tramandato un sacco di cose, anche un po’ di pazienza in più, ma non è un problema di età. La prestazione di Otoa ti rincuora, è un 2004, da giovane magari ci parli in maniera diversa, un 2005 magari nella testa ha quello che ha mia figlia che ha 20 anni, ma chi va forte gioca, indipendentemente dall’età“. Battute finali dedicate al mancato rigore su Ostigard: “Non diciamo cosa mi ha detto l’arbitro, non farebbe bella figura. Ma non tanto lui, ma chi doveva vedere. Il problema non è l’episodio in sé, ma le spiegazioni: episodi simili, spiegazioni fantasiose. Sono stato il primo ad essere contento del Var, non c’è più credibilità così. Un cazzotto in faccia è un cazzotto in faccia, il resto sono tutte supercazzole. Ad esempio quello che è successo con la Lazio, è il contrario di quello che ci hanno detto mille volte. Servirebbe più chiarezza, invece c’è sempre la virgola, il comma e il dettaglio“. Nota a margine: De Rossi dice la frase che lo ha più colpito in questa settimana: “Ci ricorderemo per sempre di quella volta che ti guarderemo e tu non sarai qui a sorreggerci”. Ecco, quella mi ha fatto fermare. Tornerò qui altre volte e ecco, non vi arrabbiate, ma spero con un risultato diverso“.



Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/calcio/serie-a

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