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Del Piero, mentalità Juve: “Vincere è sempre stata la mia priorità”. E ricorda così il gol al Dortmund


Il 1996 di Alessandro Del Piero è stato un anno magico. Quell’anno, infatti, la leggenda bianconera ha vinto la Champions League con la Juventus, l’ultima vinta dalla Vecchia Signora. Non a caso, quindi, il classe 1974 sarà protagonista di una produzione originale di Sky intitolata 1996, l’anno di Del Piero che andrà in onda in due episodi il 6 e il 12 gennaio. Un’occasione unica per ripercorrere un’annata davvero speciale per uno dei giocatori più amati dai tifosi bianconeri (non a caso gli è stata dedicata una nuova collezione, il Capolavoro).

Del Piero: “L’aspetto mentale è fondamentale, nulla è impossibile”

Intervenuto in collegamento da Doha durante la presentazione del palinsesto invernale, la leggenda bianconera ha analizzato la difficile stagione dei bianconeri: “È un anno non semplice con il cambio dell’allenatore. L’aspetto mentale è difficile da costruire ma è fondamentale. Mi auguro, da tifoso della Juventus, che possa esserci questo seguito. Vincere è sempre stata la mia priorità. Alex ha poi ricordato il suo gol contro il Borussia Dortmund, nella speranza che possa essere un esempio per la squadra di Spalletti: “In quella gara ci mancavano Vialli e Ravanelli che era il nostro attacco titolare, giocavamo in un palcoscenico importante io, Padovano e Di Livio che avevamo complessivamente una cinquantina di presenze nella Juve e siamo riusciti a vincere contro una grande squadra. È la dimostrazione che nulla è impossibile

Su Juve-Roma:Potrebbe essere, per entrambe le squadre, un momento di conferma. La Roma ha sicuramente avuto un inizio diverso dalla Juve, un po’ più consistente, infatti è più avanti e potrebbe consolidare la sua posizione o addirittura migliorarla: sarebbe un segnale fortissimo per tutto il campionato. La Juve si sta ritrovando, la vittoria di Bologna è un segnale forte e dare seguito sarebbe la conferma di essere sulla strada giusta, che puoi recuperare punti. Soulè, Dybala, Yildiz: la partita dei 10? Io me lo auguro sempre, per la categoria. C’è sempre necessità di qualità, di fare qualcosa di diverso e trovare altre soluzioni. Ovviamente serve un equilibrio, ma è bello vedere cosa tirano fuori calciatori di questa caratura. Rappresentano una forma di bellezza del calcio, che a me piace in modo particolare”.

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