MILANO – L’Inter ha avviato i primi contatti per mettere a fuoco le coordinate dell’operazione Palestra. Affare da mercato estivo, ma l’infortunio di Dumfries (tornerà dopo la pausa di marzo, ma chissà quando lo rivedremo al top) obbliga il club a fare valutazioni importanti in vista della riapertura del mercato. Ufficialmente chi presiede l’area tecnica continua a mantenere la linea di non acquistare nessuno: dal punto di vista numerico Chivu non sarebbe neanche messo tanto male avendo Luis Henrique ed essendo ormai Darmian sulla via del rientro (ai due si possono aggiungere Diouf e Carlos Augusto, entrambi “a piede invertito”: ruolo in cui si è decisamente trovato più a suo agio il francese, mentre il brasiliano lì non ha mai convinto). Certo è che risulta difficile che tra questi ci sia un giocatore in grado di avvicinare i numeri di Dumfries, capace nell’ultima stagione di segnare 11 gol, regalando contestualmente 6 assist ai compagni. Il fatto che l’Inter tenga profilo bassissimo sull’argomento è anche dovuto all’idea che il panorama non offra profili utili alla causa ragionando con i parametri del “mercato di riparazione”. D’accordo, la Fiorentina potrebbe mettere sul mercato Dodo ma l’Inter, qualora dovesse decidere di fare un investimento nel ruolo, vorrebbe farlo solo per un giocatore che possa anche raccogliere l’eredità dell’olandese e questo non può certo essere il laterale della Fiorentina.
Il futuro di Dumfries e la cessione di un big
Il fatto che Dumfries abbia cambiato agente, entrando nella scuderia di Barat, è prova che voglia salutare dopo il Mondiale, avendo anche nel contratto una clausola rescissoria valida fino a metà luglio facilmente aggredibile (25 milioni). Per questo motivo eventuali riflessioni sul ruolo devono riguardare anche il futuro e, come già sottolineato, l’unico giocatore che ha mostrato le qualità per essere un titolare nell’Inter presente e futura è proprio Marco Palestra. Domani sera, quando i dirigenti di Inter e Atalanta si saluteranno nel pre-partita, è facile pensare che una parola possano scambiarla sull’argomento perché l’esterno è in prestito al Cagliari (a cui andrebbe un indennizzo) e quindi tutto passa dalle volontà dei Percassi. Che – come accaduto in estate con il Parma per Leoni – valutano il cartellino una cifra importante, ovvero 40 milioni, considerando il giocatore che può diventare Palestra (entrato ovviamente già nel mirino del ct Gattuso). L’Inter ha un budget tra i 20 e i 24 milioni e l’unica strada per riuscire a finanziare economicamente l’operazione è quella di cedere un big.
Frattesi vuole continuità
In tal senso tutti gli indizi portano naturalmente a Davide Frattesi che, proprio in ottica azzurra, vuole giocare con continuità. In fila c’è già la Juventus e potrebbero aggiungersi sicuramente il Napoli e forse la Roma. Ausilio valuta il cartellino 35 milioni e potrebbe accettare soltanto formule che danno all’Inter la certezza di incassare quei soldi. Anche perché parte di questi serviranno pure a finanziare il sostituto di Frattesi che potrebbe anche arrivare in estate, considerato che in mezzo al campo Chivu ha una buona varietà di soluzioni. In tal senso l’Inter è già entrata nell’ottica di riportare a casa Aleksandar Stankovic, protagonista al Bruges di una stagione strepitosa (nell’ultima gara contro il Genk – dove ha segnato – è stato premiato come migliore in campo). Ricomprare il cartellino costerà 13 milioni nel 2026 (23 totali, da cui vanno tolti i 10 per la sua cessione): soldi ben spesi, visto che l’Inter aveva mollato un ragazzotto alquanto promettente e ritroverà un titolare.
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