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Juve, la Roma è l’ultimo scoglio. Poi è tutto in discesa


TORINO – Lucio per il salto in alto. L’occasione per la Juve è davvero ghiotta: la vittoria sul Bologna ha ridato certezze, fiducia e autostima ai bianconeri e soprattutto portato tre punti fondamentali per non perdere contatto con il vertice e, nello specifico, con il quarto posto, vero e imprescindibile obiettivo della stagione. Adesso c’è il terzo ostacolo da saltare per la Signora, che era incespicata a Napoli prima di risollevarsi al Dall’Ara. C’è la Roma all’orizzonte nel terzo scontro diretto consecutivo e per Luciano Spalletti c’è l’incrocio con il suo passato che può consentire alla Juve di decollare e di tornare davvero a “fare la Juve” come ai bei tempi. Niente voli pindarici, per carità, ma è indubbio che un altro successo consentirebbe di ridurre il divario dalla quarta piazza occupata proprio dai giallorossi e di rilanciarsi verso il traguardo stagionale della qualificazione alla prossima Champions League. Il confronto con la scorsa stagione racconta che, a quest’epoca del cammino, la Juve di Thiago Motta, aveva un punto in più di quella di oggi (27 contro 26), una vittoria in meno (6 contro 7), 5 gol realizzati in più (24 contro 19) e 4 reti subite in meno (10 contro 14).

Juve, punto di non ritorno

C’è ancora da fare, insomma, e Spalletti è al lavoro proprio per sistemare tutto. Bologna però può essere stato lo snodo chiave per arrivare alla tanto attesa svolta della stagione. «I ragazzi hanno offerto una prestazione da cui non possono tornare indietro» ha sottolineato Lucio. Ecco, l’auspicio del tecnico, come di tutto l’universo juventino, è che si possa replicare la prova convincente di domenica scorsa, dandole un seguito. Non deve rimanere insomma un caso isolato, per non rendere inutile quanto fatto e ritornare sull’altalena. Il problema è stato proprio questo: i continui alti e bassi nelle prestazioni e nei risultati che hanno condizionato fin qui il cammino. Sia nella precedente gestione tecnica, tanto da costare la panchina a Igor Tudor, sia nell’avvio della nuova era. Il bilancio dell’ex ct dell’Italia finora è più che positivo: 6 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta nelle 10 partite disputate. E il rimpianto è per i due pari con Torino e Fiorentina che hanno frenato la corsa. Adesso è arrivato il momento di cambiare passo. Lucio ha spesso ricordato la necessità di «alzare il livello» perché «se si continuiamo a fare le stesse cose, i risultati saranno gli stessi». Parole che evidentemente sembrano essere state comprese dalla squadra che a Bologna ha offerto la migliore prova dell’era Spalletti, se non addirittura della stagione.


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