in

La Juve vola anche fuori dal campo: Borsa sempre più su e che bufera su Tehter!


Dopo i giorni a cavalcare la possibilità – mai esistita, o almeno mai concreta – di procedere con l’acquisto della Juventus, gli ultimi giorni di Tether sono stati interamente in difesa. Come anticipato dal Financial Times, il colosso delle stablecoin è infatti finito al centro di un’indagine in Svezia: sotto i riflettori, una possibile frode Iva su larga scala legata alle attività di Peak Mining, controllata ai tempi da Northern Data. La stessa Northern Data che cede Peak Mining poco dopo, prima di avviare a sua volta il processo di fusione con Rumble, azienda (questa sì) legata all’orbita Tether per circa 967 milioni di euro. Un passaggio chiave, sul quale si sono concentrati principalmente gli inquirenti: nel mirino, oltre alle operazioni intrecciate, ci sono i 610 milioni di euro che la stessa Northern Data deve a Tether nell’ambito della citata compravendita. Per il Financial Times, la situazione di Giancarlo Devasini e Paolo Ardoino è dunque sotto la lente d’ingrandimento, in quanto la gestione di Tether sarebbe stata al centro di interessi considerati fondamentalmente di natura personale.

In attesa di sviluppi

Si attendono quindi sviluppi, con la notizia che giunge al termine di una settimana già particolare, ma che almeno in borsa ha sorriso alla Juventus: più 28% di crescita per il titolo in Piazza Affari, con la chiusura del 7,25% in più finalizzato nella giornata di venerdì. In appena sette giorni, di fatto, il titolo bianconero è passato da 2,194 euro per azione agli attuali 2,81 euro: vale una capitalizzazione di mercato oggi fissata a 1,17 miliardi di euro. Naturalmente, la valutazione sarebbe ben più alta, ma non spaventa chi avrebbe messo (ancora) nel mirino la società. Anche nella giornata di ieri sono arrivate voci su un interessamento di alcuni emissari sauditi, i quali avrebbero prospettato a Exor una proposta da circa 2 miliardi di euro, che è il valore considerato quantomeno base di partenza per ipotizzare una cessione delle quote di maggioranza. Non avverrà. Anzi: se pure dovesse arrivare la proposta, sarebbe trattata esattamente al pari della proposta formulata da Ardoino.

Le parole di Elkann

L’addio non è mai stato nei piani di John Elkann, estremamente chiaro dopo la proposta delle scorse settimane, alla quale aveva risposto con un discorso d’affetti e non di business. «La Juve fa parte della mia famiglia da 102 anni – il commento del capo di Exor –. Fa parte nel vero senso della parola, perché nel corso di un secolo quattro generazioni l’hanno ingrandita, resa forte, accudita nei momenti difficili, festeggiata in quelli felici». Questi ultimi, nelle intenzioni bianconere, dovranno tornare presto, già in questi anni, nessuno di transizione. Il punto semmai diventa capire come eventualmente potrà proseguire la collaborazione tra le varie anime presenti alla Juventus: Tether e la proprietà avevano iniziato a collaborare sulla base di alcune possibilità commerciali, da qui i primi incontri e l’inserimento di un uomo dell’azienda cripto all’interno del Consiglio d’Amministrazione, il luminare torinese Francesco Garino. Tanti saluti alle possibilità di venirsi incontro, di studiare nuove formule di cooperazione e di metterle al servizio tanto dei tifosi quanto del club. Al quale Tether continua a puntare, pure a stretto giro: non è mai stata esclusa una nuova puntata, perciò un’altra offerta. Appuntamento al 2026.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

Del Piero: “Vogliono la Juve per la storia, nel 2022 feriti come nel 2006 ma ci rialzeremo ancora”

Dribbling e sorrisi, Zhegrova e la foto con Dybala scatena i tifosi