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Lazio, doppia pista: Samardzic e Brescianini per la nuova mezzala


«Segnali di fumo». E’ il fumo che esala Sarri, non quello della sigaretta, quello di Lotito, confonde e nasconde il mercato. E’ fumo negli occhi, per adesso. Fa fumo anche Mau, come un vulcano che ribolle verso l’alto. Dal vertice di fine novembre con presidente e diesse non ha avuto più segnali dalla società, ecco perché quella battuta avvelenata. Le differenze di idee restano incolmabili sul mercato, è così dal 2021. Sarri punterebbe su big quali Loftus-Cheek e Raspadori. Il primo in uscita per Allegri, il secondo in partenza dall’Atletico. Mau non nasconde più l’insoddisfazione parlando di Castellanos, se arrivassero offerte spingerebbe per il cambio del centravanti. Al di là di Raspadori. Sia lui che Loftus sono colpi proibiti per Lotito, anche in prestito. Gli ingaggi pesano per 3,8 milioni netti, la metà da qui a giugno. Sempre tantissimi per una società su cui pende il giudizio della Commissione di vigilanza sui conti. Il verdetto sul mercato aperto o semiaperto è atteso per domani, lo comunicherà la Figc a Lotito. Il presidente forse ha un asso nella manica. Se non sarà rientrato nella soglia dello 0,8% potrà operare a saldo zero, ma la modifica dell’articolo 90 delle NOIF sull’indicatore del costo del lavoro allargato permetterebbe già da gennaio e non da giugno l’utilizzo di futuri diritti tv, sempre che non siano stati già anticipati. E’ un tema su cui la società sta lavorando.

La realtà

Il piano della realtà della Lazio è diverso dal piano di Sarri. Il diesse Fabiani ragiona su Samardzic e Brescianini dell’Atalanta, il primo più che il secondo ha il gradimento di Sarri. Entrambi sono dell’Atalanta, bottega cara. Non sono titolari, ma rappresentano due alternative valide. La Lazio sta studiando formule e costi per tentare l’assalto. Samardzic ha 23 anni, Brescianini 25. Ad oggi sono le piste più concrete stando alla situazione economico-finanziaria della società e ai vincoli esistenti. Su un nome si può convergere, anche se a fatica, proprio per accontentare Mau su qualcuno. E’ Lorenzo Insigne. Lotito lo tiene in attesa, il diesse Fabiani non è mai apparso convinto per l’età. A Sarri qualcosa bisogna pure concedere. Lo ritiene ideale a sinistra, da vice Zaccagni, pronto all’uso. Al diesse Fabiani è sempre piaciuto Daniel Maldini, oggi all’Atalanta. Pedro vive il primo scadimento di forma. Noslin sta convincendo più da centravanti part-time, nei finali. A sinistra c’è un buco. Lorenzo aspetta da luglio, ha accettato di restare fermo per sei mesi pur di ritrovare Sarri. Attende una decisione finale in questi giorni. Circola il nome di Davide Calabria, oggi al Panathinaikos. Si lega al rinnovo-rebus di Marusic. Aspetta una risposta dalla Lazio così come Basic. Stallo per entrambi.

La situazione dei portieri

In uscita può esserci Dele-Bashiru, impegnato in Coppa d’Africa. Con lui Belahyane e Gigot. Utilizzabili, in caso di saldo zero, per favorire entrate in prestito, unica formula con cui potrebbero essere ceduti il nigeriano, l’ex Verona e il francese. Aspetta l’occasionissima Mandas, sarebbe entrato nel mirino della Juve. Perin può tornare a Genova, che cede Leali. Quest’ultimo è apprezzato da Sarri, può essere il sostituto di Mandas, solo in prestito. Il portiere greco è richiesto dallo stesso Genoa, se dovesse saltare il ritorno di Perin. Vuole giocare, ha ambizione, la panchina gli sta stretta. Anche quella della Juve? Ma la Lazio per lui a giugno chiedeva 20 milioni e il prezzo, giusto o sbagliato che sia, non è cambiato


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