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Lazio, è il giorno della verità: c’è ansia per il verdetto. Saldo zero o via al mercato libero, cosa succederà


Lotito è lo specialista del “saldo zero”, lo mette in pratica da oltre vent’anni, esclusa l’estate scorsa, in cui è stato bloccato totalmente dalla Covisoc per il mancato rispetto dei tre parametri federali (liquidità, indebitamento, costo del lavoro) che consentivano l’accesso al mercato. Unico in Italia e forse in Europa. Una sorta di contrappasso per il senatore, ieri impegnatissimo a Palazzo Madama, teorico del pareggio di bilancio delle società di calcio da quando rilevò l’azionariato della Lazio. Un risultato gli va riconosciuto: non ha mai rischiato l’iscrizione al campionato o sforato i parametri Uefa, per cui oggi (o nelle prossime ore) verificheremo se, come assicurano a Formello, il tempo ha lavorato a suo favore e potrà accedere liberamente alla sessione invernale dei trasferimenti per la gioia di Sarri (merita rinforzi) e del popolo biancoceleste, che sinora ha pagato biglietti e abbonamenti senza far mancare il solito sostegno alla squadra. La Commissione governativa per il controllo finanziario del calcio (e del basket), presieduta da Atelli, oggi si pronuncerà e trasmetterà l’esame dei conti di Serie A, B e C alla Figc. Dati aggiornati alla semestrale dello scorso 30 settembre e trasmessi dai club il 30 novembre. Si è già consumato un ritardo di qualche giorno, l’esito doveva essere trasmesso il 16 dicembre, può darsi siano in corso ulteriori approfondimenti o non ci sia stato il tempo materiale per completare un lavoro enorme, non realizzabile con una sola riunione.

Lazio in attesa: scoprirà se può fare mercato a gennaio

La Lazio viene dal blocco estivo, alcuni club di Serie A sono in allerta per gennaio. Sino alla scorsa stagione sono intercorse comunicazioni interne tra Covisoc, Figc e società. La nuova Commissione, considerando l’interesse della materia e l’esigenza di chiarezza, ieri stava valutando l’opportunità di emettere un comunicato per i media d’intesa con via Allegri. Non ci sono certezze. Nel caso della Lazio, Lotito si è dichiarato fiducioso e sarebbe sorprendente se per la seconda volta non rientrasse nel valore-soglia dell’unico parametro richiesto a partire da luglio. Il rapporto tra costo del lavoro allargato (CLA) e ricavi deve essere pari o inferiore all’80% per accedere liberamente al mercato. Il 31 marzo 2025 la Lazio aveva chiuso con lo 0,81. Il dato dovrebbe essere sceso al 30 settembre. Nel caso in cui fosse superiore, Lotito avrebbe possibilità di nuovi tesseramenti attraverso un saldo positivo generato da cessioni o risoluzioni. Un acquisto per ogni uscita con le stesse cifre. Le modifiche normative deliberate dall’ultimo Consiglio Federale, oltre all’incentivo degli under 23 italiani non computabili al prossimo esame (31 marzo da consegnare il 30 maggio per luglio) con l’impegno a scendere al 70%, aprono diverse possibilità di ripianare attraverso l’istanza di revoca. Si possono mettere soldi (non solo con aumento di capitale) o scontare futuri crediti per diritti tv.

Lazio, il piano di Lotito per il mercato

Due aspetti da chiarire. La Lazio sta monitorando il mercato (i segnali di fumo evocati da Sarri) in attesa del via libera della Commissione. Due o tre acquisti in preventivo, giovani e/o italiani. Lotito lo ha promesso, non venderà big a gennaio, per quanto è inutile aspettarsi fuochi di artificio o spese ingenti (non le hai mai fatte). Continuerà nel solito solco delle idee e del risparmio, valutando offerte rilevanti. Allo stesso modo sono escluse catastrofi o blocchi totali a luglio che si verificherebbero con recidiva e dati in progressiva discesa a fine marzo. 


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