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Mckennie Babbo Natale per i bambini. Poi la rivelazione su Spalletti e sul ruolo preferito


TORINO – Dentro il campo, oltre il campo. La generosità è ancora la caratteristica che definisce Weston McKennie: dalle sgroppate sul rettangolo verde a rincorrere gli avversari, al buttarsi in avanti con il coltello tra i denti, con l’obiettivo di scombinare i piani delle difese avversarie. Fuori dal terreno di gioco, invece, il centrocampista statunitense opera attraverso la sua fondazione “Magical Youth Mission” che, per il secondo anno di fila, ha collaborato con l’organizzazione “Salesiani per il sociale”. Dall’incontro tra le due realtà è nata l’occasione che ha visto Weston vestire i panni del moderno Babbo Natale e incontrare un centinaio di giovanissimi dell’oratorio Michele Rua di Torino. Come ogni Babbo Natale che si rispetti, non è arrivato da solo: a rispondere presente al suo invito sono stati Perin e Koopmeiners che, al suo fianco, hanno distribuito regali e sorrisi. Ma non solo, la fondazione dello statunitense sosterrà il percorso educativo di centinaia di minori fragili con l’acquisto di materiale scolastico e dispositivi digitali. “Sono molto felice di essere qua, mi piace sempre stare con i bambini, giocare con loro e dare un sorriso a tutti – ha esordito McKennie, intervenuto a margine dell’evento -. Il tempo che ho passato con i bambini e con tutte le persone che mi aiutano per la fondazione, è stata una bella giornata”. L’iniziativa dimostra una volta di più il legame che ha saputo tessere con la città di Torino: “Ne parlavo prima con mio padre e dicevo: ‘Mamma mia sono qui da quasi sei anni!’. Torino è una parte molto importante della mia vita, quindi voglio fare tutto quello che posso per la gente che vive qui”.

McKennie sulla permanenza alla Juve

E chissà che non possa esserlo anche per i prossimi anni, il suo contratto con la Juventus è in scadenza a fine stagione e il tema rinnovo tiene banco: “Spero di rimanere qua, mi piace la Juve, voglio restare tanti anni, e mi piace Torino che è la mia seconda casa. Ogni anno è diverso: sono fuori, dentro, non lo so. Ma l’importante è essere qui con i miei compagni di squadra in questo club. Io sono sempre ottimista, è la mia personalità. Vediamo che succede, di queste cose si occupa il mio agente”.

Juve, McKennie senza veli

A sostenere la candidatura per la permanenza di McKennie è stato Luciano Spalletti che per lui ha avuto parole al miele: “È sempre bello quando ricevo complimenti dall’allenatore. Io sono sempre disponibile per la squadra. Speriamo di finire questa stagione al meglio”. E sull’impatto del tecnico di Certaldo: “Lui fa attenzione alle piccole cose, ai dettagli, a quelle cose che normalmente non si notano. Lui parla individualmente con tutti i giocatori. In allenamento chiede sempre a tutti grande sacrificio e sa tirare fuori il meglio da ognuno. Il mio ruolo preferito? Stare in campo (ride, ndr). Mi piace giocare in mezzo, da numero 8”. Sul ruolo nello spogliatoio, invece: “Se mi sento leader dopo sei anni? Io sono uno che vuole dare felicità e far sorridere i compagni, ma in campo faccio il mio lavoro di corsa, di sacrificio. Sono molto felice per aver raggiunto le 200 presenze, è un momento importante per me, per la mia famiglia e per la gente in America, ma soprattutto per me. È difficile stare qui e fare 200 presenze, però l’ho fatto, meno male (ride, ndr)”.

I sorrisi di Weston riflettono anche l’umore della squadra, visto l’ottimo momento che i bianconeri stanno attraversando: “Contro la Roma è stata una vittoria troppo importante per la Juventus, per noi, per i tifosi e per il mister. C’è stato un momento di difficoltà, però adesso abbiamo trovato la nostra identità. Spalletti è un bravissimo allenatore, lui ci spiega come giocare e sa come allenare i giocatori, mi piace tantissimo. Speriamo di conquistare i tre punti anche con il Pisa”. E, a proposito di Pisa, c’è un punto interrogativo legato alla sua presenza visto che è uscito malconcio dal match contro i giallorossi: “Come sto? Bene, vediamo come va questa settimana. Spero di giocare”. Infine, al di là dell’ottimismo, attenzione a non sottovalutare il calendario: “In Serie A non ci sono partite facili, questo perché il calcio è un bellissimo sport e ad ogni giornata ogni squadra può vincere. Scudetto? Dobbiamo pensare giorno dopo giorno senza guardare troppo in avanti”.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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