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Mercato Torino, riflettori puntati sulla porta: sondaggio per Turati, ma la lista è lunga


La storia a volte si ripete. Starà facendo tutti gli scongiuri del caso Franco Israel, che esattamente dodici mesi dopo rischia di rivivere la stessa parabola (negativa) dello Sporting. Nel gennaio 2025, infatti, il club lusitano aveva deciso di giubilare il portiere uruguaiano, fino ad allora titolare, per puntare su Rui Silva. Un acquisto che aveva tolto la titolarità all’attuale numero 81 granata, che ora rischia di assistere allo stesso film anche al Toro. La vicenda, infatti, rischia di accadere di nuovo col medesimo finale. Anche perché adesso il titolare è diventato Alberto Paleari, che in partenza doveva essere il suo vice.

Impatto Paleari

Non è un mistero che il presidente Urbano Cairo e il tecnico Marco Baroni si aspettassero tutt’altro rendimento e un impatto differente con la massima serie da parte del portiere di scuola Juve. Tanto che nelle ultime giornate è finito spesso e volentieri in panchina a beneficio di Alberto Paleari, che ha già raccolto 6 presenze. Motivo per cui ora in casa Toro si riflette con grande attenzione sulla possibilità di puntare su un nuovo estremo difensore a gennaio. Una prima idea porta a Stefano Turati, chiuso a Sassuolo dall’esplosione di Muric e desideroso di tornare protagonista altrove. Il classe 2001 a metà novembre aveva riportato un trauma contusivo distorsivo al polso sinistro, dal quale è ora in via di guarigione. Tanto che nel mese di gennaio potrà tornare disponibile. Ecco perché il suo agente Luca Puccinelli è al lavoro per provare a trovargli una sistemazione durante la finestra di trattative invernale. Occhio a questo nome perché stiamo parlando di un procuratore decisamente in voga nella città della Mole. Quasi di casa, verrebbe da dire. E non potrebbe essere altrimenti alla luce dell’ultima sessione estiva di mercato, griffata soprattutto dalla sua scuderia. 

Pista Turati

Puccinelli, infatti, è stato l’artefice degli arrivi al Toro del centrale Ardian Ismajli, del regista Kristian Asllani e della mezzala Tino Anjorin. Senza dimenticare che l’agente toscano cura gli interessi pure del tecnico granata Marco Baroni. Per la serie: un affare tira l’altro. E nella città della Mole ha trovato un feeling evidentemente speciale col presidente Cairo. Occhio allora alla pista Turati che può scaldarsi nei prossimi giorni. Magari già da domenica, dopo il faccia a faccia tra Sassuolo e Torino in campionato. L’occasione giusta per le due dirigenze per fare il punto della situazione e capire l’eventuale fattibilità dell’operazione. Un affare che potrebbe andare in scena mediante la formula del prestito. Soluzione in apparenza gradita a tutte le parti in causa. Da capire se con diritto di riscatto o senza. E a quali cifre. Tempo al tempo. Un passo alla volta. Intanto i primi contatti avviati sul fronte Turati rappresentano l’ulteriore segnale – qualora ce ne fosse ancora bisogno – di come la fiducia nei confronti di Israel sia praticamente ai minimi termini. Da valutare adesso come può fare il Torino, alla luce di questa prima parte di stagione deludente, a recuperare i 4 milioni spesi in estate per il classe 2000. 
Difficile trovare acquirenti in Italia, anche perché un nuovo numero 1 lo cercano in pochi e chi lo sta facendo vuole andare sul sicuro (vedi il Genoa in pressing su Perin). Chissà che invece non possa riaccendersi qualcosa all’estero, per esempio in Spagna dove a luglio un paio di club si erano già informati su Israel prima dell’ingresso in scena del Toro, che aveva poi sbaragliato la concorrenza. Il più classico dei ritorni di fiamma che potrebbe risultare ideale per tutti. A partire da Israel che altrove può magari ritrovare fiducia e considerazione, così come per il Toro che cadrebbe in piedi su un acquisto andato (almeno per ora) male. Turati, dal canto suo, non vorrebbe continuare a rivestire il ruolo di dodicesimo in neroverde. Col Toro che rappresenterebbe per il classe 2001 il club ideale per tornare in auge.
 

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