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Quanto ha offerto la Roma per Zirkzee: la risposta del Manchester United


La Roma muove i primi passi concreti verso Joshua Zirkzee, ma il cammino non è ancora in discesa. A Trigoria l’offerta ufficiale è già partita, recapitata al Manchester United con numeri che non sono lontani dalle richieste inglesi. Segnale chiaro: i giallorossi fanno sul serio. Ma il mercato, si sa, non è solo una questione di cifre. È soprattutto una partita di tempi, incastri e strategie. E su questo fronte Massara è chiamato a un lavoro paziente, quasi chirurgico. Perché se è vero che la distanza economica è colmabile, lo è altrettanto che lo United non ha ancora alcuna fretta di cedere. Anzi. Il club inglese ha messo dei paletti ben precisi sulle tempistiche e, di conseguenza, ha spostato in avanti l’orologio dell’operazione. Zirkzee, insomma, non sbarcherà a Roma il 2 gennaio e nemmeno finirà nella calza della Befana. Più facile immaginarlo invece come un acquisto di fine mercato, di certo più vicino al Carnevale che nei primi giorni del nuovo anno.

Il blocco

Il motivo è semplice e porta il nome di Amorim. Il tecnico non vuole perdere pezzi senza prima averli sostituiti. Prima gli acquisti, poi le cessioni. Una linea rigida, ribadita senza giri di parole: «Sarà difficile per qualcuno lasciare il club se non riusciremo a trovare un sostituto. Siamo a corto di giocatori. Anche con la rosa al completo, non siamo sufficienti per far fronte a tutto ciò che può accadere». Tradotto: Zirkzee non si muove finché lo United non avrà ritrovato gli attaccanti attualmente impegnati in Coppa d’Africa e, soprattutto, finché non avrà rinforzato il reparto. E allora a Massara non resta che lavorare su due tavoli. Da una parte continuare a “corteggiare” Zirkzee, chiedendogli pazienza e fedeltà al progetto Roma, dall’altra attendere che lo United completi i propri rinforzi. L’offerta giallorossa è chiara: prestito oneroso con obbligo di riscatto legato alla qualificazione in Champions League, per un’operazione complessiva da circa 30 milioni di euro, dilazionati nel tempo. A Manchester ne chiedono una quarantina. La forbice c’è, ma non spaventa: è una distanza che si può colmare.

Attesa Raspadori

Sul fronte Raspadori, invece, tutto fermo. La Roma non intende spingersi oltre la formula del prestito, mentre l’Atletico Madrid per lasciarlo partire chiede 22 milioni, esattamente quanto investito in estate per strapparlo al Napoli. Il giocatore è intrigato dall’idea di lavorare con Gasperini, ma non forzerà la mano: restare a Madrid e provare a convincere Simeone a concedergli più spazio non è un’ipotesi che lo spaventa.

Gli altri reparti

Il lavoro di Massara, però, non si limita all’attacco. In difesa si cerca un rinforzo, anche per liberare in prestito uno tra Ghilardi e Ziolkowski. Il nome caldo è quello di Dragusin: al Tottenham ha giocato poco, anche a causa dell’infortunio, e potrebbe partire in prestito. Sul taccuino c’è anche Axel Disasi, ma il Chelsea apre solo a una cessione a titolo definitivo. Attesa, infine, per l’incontro con il Genoa per provare a imbastire lo scambio tra Pisilli e Frendrup. La Roma c’è, si muove, ma deve aspettare. E nel mercato, spesso, l’arte più difficile non è comprare, ma saper attendere il momento giusto.


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Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/calcio/calcio-mercato

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