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Supercoppa Italiana, Napoli-Bologna 2-0: doppietta di Neres, è festa azzurra in Arabia


RIYADH (Arabia Saudita) – La prima fu un netto 5-1 alla Juventus con Maradona in campo, la seconda arrivò ai rigori con Benitez in panchina, ancora contro i bianconeri. La terza è maturata sotto il cielo di Riyadh, in Arabia Saudita, con un 2-0 limpido e autoritario contro il Bologna. Il Napoli è Supercampione d’Italia e lo è diventato dominando la finale in ogni sua piega, grazie soprattutto a due perle di David Neres, uomo copertina di una notte che profuma di manifesto tecnico e identitario. È stata una vittoria netta, figlia di una prestazione completa, feroce nei ritmi, lucida nelle scelte, verticale quando serviva. Ma soprattutto è stata una masterclass di Antonio Conte, che ha preparato la partita nei minimi dettagli e l’ha indirizzata sin dai primi minuti, togliendo certezze al Bologna di Italiano, apparso contratto e forse schiacciato dal peso dell’evento.

Tanto Napoli, pochissimo Bologna

Conte conferma in blocco l’undici che aveva eliminato il Milan in semifinale: Elmas e Neres alle spalle di Hojlund, con McTominay a guidare il centrocampo. Italiano risponde con Castro riferimento offensivo, supportato da Orsolini, Odgaard e Cambiaghi. Ma l’equilibrio dura pochissimo. Il Napoli parte a mille. Al 9’ Neres spezza la linea in conduzione, salta l’uomo ma è troppo altruista nel cercare Hojlund: Lucumí rientra in extremis. Passa un minuto ed Elmas, imbeccato da McTominay, spreca un’occasione enorme davanti a Ravaglia, con Holm in ritardo. Il Bologna fatica a respirare. Al 16’ ancora Elmas prova da fuori, centrale. Al 31’ è McTominay, da posizione defilata, a impegnare Ravaglia dopo un’altra azione corale di qualità. Il dominio diventa quasi ossessivo al 36’: Neres illumina per Spinazzola, che si trova a tu per tu con Ravaglia. Il portiere salva, Ferguson respinge sulla linea. È il preludio al gol. Al 39’ Neres si inventa una traiettoria irreale: sinistro a giro da posizione angolata, una ventina di metri, pallone che si infila dove Ravaglia non può arrivare. Un gol straordinario, che spacca la partita. Il Bologna si vede solo al 41’ con un tiro telefonato di Orsolini. All’intervallo si va con un monologo azzurro.

Neres, un’altra perla

 

Italiano prova a cambiare qualcosa inserendo Moro a inizio ripresa, ma il copione non muta. Al 47’ Hojlund costringe Ravaglia alla respinta, al 48’ Rrahmani di testa, al 54’ ancora il danese, sempre murato. Il Bologna ha un sussulto al 55’, quando Orsolini salta Juan Jesus e crossa per Ferguson, che però centra Milinkovic-Savic. È l’unica crepa. Al 57’ arriva il colpo del ko: Neres legge il passaggio di Ravaglia per Lucumí, ruba palla e con uno scavetto delizioso firma il 2-0. Partita finita. Il Napoli continua a martellare: Hojlund spreca il passaggio per la tripletta di Neres al 65’, poi calcia alto al 67’. Il Bologna è alle corde, lungo, disordinato. Conte gestisce: dentro Lang e Gutierrez, poi Mazzocchi per coprirsi al posto di Neres, che esce tra gli applausi, simbolo di una finale dominata. Nel finale c’è spazio per una semirovesciata di McTominay non sfruttata, per una chance clamorosa di Politano all’88’ (alto da pochi passi) e per un sinistro largo di Lang. Il triplice fischio certifica una superiorità mai in discussione. Il Napoli alza la Supercoppa Italiana con autorità, personalità e qualità. E lo fa lasciando un messaggio chiaro: per la squadra di Conte è stato un 2025 da sogno.


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Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/calcio/serie-a

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