ROMA – Essere un terzino brasiliano a Roma porta con sé tante responsabilità, non fosse solo per due giocatori come Cafù e Maicon che in passato hanno indossato la maglia giallorossa, ricoprendo quel ruolo e lasciando un segno tangibile del loro passaggio. Il primo più del secondo con la conquista del terzo e ultimo scudetto del club, per questo quando Wesley è arrivato in estate ha parlato di due giocatori che sono stati per lui “fonte di ispirazione”. A distanza di quasi cinque mesi il suo processo d’adattamento procede spedito e il gol vittoria con il Como dimostra ancora una volta la bontà dell’affare. Venticinque milioni versati nelle casse del Flamengo, una cifra che in estate frenò la Juventus dall’acquistarlo perché su di lui il club bianconero aveva qualche remora, non tanto tecnica, quanto economica. L’interesse per il calciatore, però, era noto e lo dimostra il blitz di Damien Comolli durante il mondiale per club in America. Da Orlando dove si trovava con la Juventus, infatti, fece un blitz a Miami per vedere da vicino Wesley durante la gara tra Flamengo e Bayern Monaco. Le impressioni furono positive, ma il muro economico alzato allora dalla società brasiliana fermò il dg bianconero. La società torinese, così, non affondò il colpo costringendo oggi Luciano Spalletti ad adattare McKennie a destra.
Wesley: rimpianto Juve
Per questo, forse, ora il club bianconero qualche rimpianto, vedendolo alla Roma, lo avrà. La speranza della Juventus è che non aumentino sabato sera quando il brasiliano sarà all’Allianz Stadium, in quello che sarebbe potuto essere il suo stadio se non fosse stato per il pressing di Massara nel portarlo nella Capitale. E così adesso Wesley cresce sotto i consigli di Gasperini, uno che con gli esterni ci ha sempre saputo fare e a Bergamo ne sanno qualcosa. Basti pensare all’evoluzione di Robin Gosens negli anni, capace di segnare in un paio di stagioni anche 10 e 12 gol. Oggi il brasiliano è a quota tre, di cui due decisivi e valsi in totale sei punti. Il primo all’esordio stagionale con il Bologna e l’altro lunedì sera con il Como. Uno score che tra l’altro lo vede già vicino al suo record dello scorso anno con il Flamengo, quando le reti furono quattro. Dunque il margine per far meglio c’è tutto visto che la stagione non è arrivata nemmeno al giro di boa e la Roma, al di là del campionato, vorrebbe andare avanti anche in Europa League e Coppa Italia.
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