ROMA – Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha partecipato all’edizione 2025 di Atreju e, tra i vari temi toccati, focus particolare sull’animata discussione che ha visto protagonista il duo Folorunsho-Hermoso nell’incandescente finale di partita tra Cagliari e Roma di una settimana fa all’Unipol Domus. Abodi ha utilizzato termini durissimi in merito, pur senza mai nominare l’ex centrocampista di Napoli e Fiorentina, ora in Sardegna: “Non quadra se un professionista in campo insulta violentemente e in maniera inaccettabile la mamma di un altro avversario. Non può finire a tarallucci e vino, al di là dell’educazione, è comportamento antisportivo, contro le regole dello sport“, sostiene Abodi.
Abodi: “Bisogna insegnare i comportamenti, servono sanzioni”
“Molto spesso – sottolinea ancora il Ministro dello Sport – ci si nasconde dietro la burocrazia dell’interpretazione della norma: il comportamento dei professionisti deve essere esemplare. Non ho un’ossessione bacchettona, ma per la visibilità che hanno i giocatori più esposti questo deve determinare responsabilità, ci deve essere anche un meccanismo sanzionatorio che faccia capire che certi comportamenti non vanno bene. Se a fronte di insulti nulla succede si è autorizzati a continuare a insultare. Se ci si insulta in Serie A, ci si insulta ancora di più negli under 15. Ogni gesto è letto in modo educativo o diseducativo. Oltre ad insegnare i movimenti, bisogna insegnare i comportamenti“.
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