Mentre ancora calcava i campi del nord Italia (giovanili del Verona, Lecco, Brescello), Nereo Bonato, 60 anni, veronese, già pensava al futuro, e metteva in cascina una laurea in Economia. Smesso di fare il portiere, ha infilato il naso in uno studio di commercialista. Per poco. «Non faceva per me», racconta, «e ho intrapreso la carriera di direttore sportivo». Carriera che si è snocciolata tra Brescello, Modena,
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