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Setien: “Arthur può servire ancora al Barcellona”
“Prima del Napoli c’è la partita contro il Valladolid, che è fondamentale per noi, cercheremo di essere sempre all’altezza di ogni impegno e di valutarlo volta per volta”. Così Quique Setien, tecnico del Barcellona, prossimo avversario di Gattuso, in conferenza stampa commentando il sorteggio di Champions League di Nyon. Per la partita di Liga Setien non ha convocato Arthur, già acquistato dalla Juventus, ma ha ammesso che il brasiliano “tornerà utile in quest’ultima parte della stagione” alla formazione blaugrana. “Ci restano diverse partite e ci sarà bisogno anche di lui” ha spiegato.
Mundo Deportivo: “Caso Arthur al Barcellona, perché non gioca più?”
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Tantissimi scout delle superpotenze europee stanno visionando la nostra Serie A. Beto, Valeri e Bastoni fra gli obiettivi sensibiliL’estate ormai alle spalle ci ha dimostrato che la Serie A è (di fatto) terra di conquista. Sono partiti in tanti e molti anche in verde età: da Scamacca a Viti, ma anche i top player De Ligt e Koulibaly, sino allo stesso Udogie (il Tottenham lo ha lasciato in prestito all’Udinese). LEGGI TUTTO
Trapani, ufficiale l’arrivo di Biabiany
Contratto fino al termine della stagione per l’attaccante francese ex Inter e Parma Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-b LEGGI TUTTO
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Torino: in ballo cinque nomi per l'attacco. Simeone in pole
TORINO – Ecco la lista d’attaccanti che Juric ha consegnato a Vagnati: Simeone, Petagna, Kouame, Piatek e Lasagna. E per tutti e cinque il direttore sportivo del Toro ha cominciato a sondare il terreno con diversa intensità. Società e procuratori sono stati contattati e Cairo, colui che da sempre prende la decisione definitiva, sa quanto deve spendere per ogni singolo giocatore. Il quadro, dunque, è completo e il Toro è pronto ad agire. Prima, però, bisogna sistemare qualche elemento in esubero: Zaza e Verdi su tutti. La punta di Policoro in quest’ultimo periodo è entrata nel mirino di Verona e Bologna. Quello stesso Bologna vicino a chiudere per Lyanco con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Certo che se il brasiliano fosse stato ceduto, sempre al Bologna, lo scorso anno di milioni i granata ne avrebbero incassati 11 o 12, a fronte dei 15 che aveva chiesto Cairo. Che ora si deve accontentare di una cifra ridotta e da incassare nel giugno prossimo.
Simeone è il primo nome per l’attacco
Ma torniamo all’attacco. Al momento il giocatore più vicino è Simeone del Cagliari, giocatore che Juric conosce bene per averlo avuto al Genoa: i sardi hanno bloccato Joao Pedro e Pavoletti e metteranno sul mercato l’argentino. Simeone è una ragione specifica, per la quale il neo tecnico granata Juric insiste con il responsabile dell’area tecnica Vagnati per ricevere Gunter. Nel Verona il difensore tedesco con cittadinanza turca – ha giocato nelle selezioni giovanili di entrambi i paesi -, è stato infatti il primo regista della squadra. Ha piedi educati, Gunter, e soprattutto tempi e visione di gioco aderenti al credo calcistico di Juric. Il quale, nel caso specifico, si pone un po’ come il maestro nei confronti dell’allievo prediletto. Riuscendo a farlo rendere anche oltre le capacità dell’allievo stesso. Non è un fenomeno, Gunter, ma un elemento che nell’ultimo biennio in gialloblù ha saputo rendere al 110%. E il Toro, nello stesso arco di tempo scottato da giocatori di qualità dalla bassa resa – si pensi per antonomasia a Verdi -, ha assoluto bisogno di questi profili. Calciatori dediti alla causa e con un’incrollabile fiducia nei confronti del proprio allenatore. E proprio in virtù della reciproca fiducia Gunter ha saputo vestire i panni dell’or-ganizzatore di gioco davanti a Silvestri. Con Veloso, che nel Toro ha le fattezze di Mandragora, deputato a occuparsi del-la regia a centrocampo. Sistemato l’asse centrale, Juric avrebbe già l’ossatura della squadra che verrà. Ragionamenti che Vagnati ha chiaramente compreso, e che lo inducono a preparare il terreno per dare l’assalto al difensore che completerebbe con Izzo e Bremer la retroguardia tito-lare. Il quale ha un costo per il cartellino decisamente abbordabile, aggirandosi la valutazione attorno ai 3 milioni di euro. Tale variabile, sommata all’intesa può giocare sia al fianco del Gallo sia vicino ad un’altra prima punta, per quanto il modulo di riferimento del tecnico croato sia il 3-4-2-1. L’argentino è elemento che si sposa perfettamente con il credo calcistico del tecnico croato. Il problema è che nell’ultimo campionato, proprio al Cagliari, non ha reso secondo le aspettative (6, le reti in Serie A). Ma la sua voglia di riscatto può essere deter-minante, visto che le qualità da rapace centravanti non gli mancano.Negli ultimi giorni Vagnati ha intanto sentito il collega Giuntoli per Petagna, che a Napoli ha giocato poco e per questo perso la Nazionale.
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