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Caos Fiorentina: l’arrivo di Giuntoli, l’esonero di Vanoli e le tre opzioni per la successione


Di pari passo con la classifica nulla al momento cambia in casa Fiorentina. Avanti con Paolo Vanoli, anche se le prossime due partite, a Losanna giovedì (ultimo turno del girone di Conference League) e domenica al Franchi con l’Udinese s’annunciano decisive e non è il solito modo di dire. O arriva una scossa – i viola sono in corsa per la qualificazione agli ottavi del torneo europeo anche se la priorità è inevitabilmente il campionato – oppure ci sarà un nuovo ribaltone in panchina. In attesa, come auspica la stragrande maggioranza dei tifosi, che avvenga pure in società: di qui le voci che coinvolgono l’ex ds di Napoli e Juventus Cristiano Giuntoli (ma gli va data carta bianca). Ieri nel bunker del Viola Park, dove la squadra è in ritiro a tempo indeterminato e in silenzio stampa dopo aver perso anche lo scontro diretto con il Verona, si sono susseguite riunioni e discussioni come impone la crisi profonda di questa Fiorentina sempre più ultima e distaccata (8 punti) dalla zona salvezza.

Giornata tesa e partenza per Losanna

È stata una giornata tesa e frenetica tanto che il dg Alessandro Ferrari e il ds Roberto Goretti non hanno presenziato, contrariamente a quanto fatto trapelare, al consueto appuntamento natalizio con i media (ma una tale situazione caotica e preoccupante avrebbe richiesto un atto di presenza comunicativa, anche fugace, nel rispetto prima di tutto dei tifosi sempre più disorientati, in ansia, imbufaliti). In ogni caso alla fine si è scelto di congelare ogni altro provvedimento. A partire dall’allenatore: Vanoli resta al suo posto, ieri ha diretto l’allenamento e altrettanto farà oggi in vista della partenza domani per Losanna. A prescindere dal risultato della trasferta svizzera tecnico e squadra al rientro proseguiranno il ritiro al Viola Park. Nei confronti di Vanoli, subentrato a Stefano Pioli a inizio novembre, non sono mancate di recente anche da parte della proprietà parole di fiducia e sostegno. Il che però non frena le voci sui possibili successori. Iniziando da Beppe Iachini, già salvatore della patria viola sotto la gestione Commisso con il quale ha mantenuto ottimi rapporti restando sempre legato a Firenze e ai colori viola. Quindi se lo chiamassero (qualche contatto ci sarebbe stato) sarebbe più che pronto a tornare.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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