Parla Claudio Ranieri. Nel giorno di una partita per lui particolare tra la sua Roma e la Juventus (sulla cui panchina si è seduto tra il 2007 e il 2009) l’ex tecnico ha parlato a margine della cerimonia degli ‘Oscar dello Sport’ al Salone d’Onore del Coni. Un’occasione nella quale il dirigente giallorosso ha ricevuto un importante riconoscimento, e in cui ha preso parola. Il passato al centro, ovviamente, ma non è mancato un passaggio fugace sulla sfida di questa sera all’Allianz Stadium.
Ranieri: “Continuo a sognare! Roma, con la Juve…”
Così Ranieri: “I miei sogni si sono realizzati tutti e sono molto soddisfatto di quello che ho fatto. Poi i sogni ci sono sempre, perchè smettere di sognare vuol dire aver chiuso. Io ho ancora tanti sogni da realizzare, ma bisogna lavorare duramente per raggiungerli“. Sulla cavalcata della Roma della passata stagione: “Ho avuto dei ragazzi d’oro, dietro a noi sempre 60mila persone all’Olimpico. L’avevo detto quando sono arrivato: da solo non ce la faccio, ho bisogno dell’aiuto di tutti. E i tifosi ci sono stati dietro, ci hanno spinto e sostenuto“.
Quale premio darebbe alla Roma per questo 2025? L’ex tecnico, oggi dirigente del club giallorosso, ha glissato, anche in virtù della delicata sfida di stasera: “Oggi c’è una partita molto importante, ma lasciamo stare la Roma perchè siamo in un altro contesto“. Infine sul significato del ‘Premio Italiani nel Mondo’ che ha ricevuto oggi: “Significa tanto, mi inorgoglisce tanto essere un italiano che si è fatto apprezzare nel mondo. Ma ci sono anche tanti altri campioni che hanno fatto la storia dell’Italia all’estero“.
“Mercato? Difficile se il Chelsea…”
Durante la consegna del premio Asi Sport e Cultura, Ranieri ha parlato anche del tema calciomercato. D’altronde da consulente dei Friedkin per la Roma, quello della campagna acquisti è un argomento che lo riguarda molto da vicino. Il dirigente giallorosso ha spiegato: “Quando ci dicono comprate qualcuno… Poi il Chelsea spende 50-70 milioni per ragazzi di 16-17 anni, per questo trovare giocatori non è facile. Andare a trovare giocatori e avere idee non è facile. Si può sbagliare, ma bisogna avere la coscienza a posto per fare il meglio per la propria squadra. In Inghilterra hanno i soldi e la fanno da padrone“.
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