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De Rossi: “Genoa, che partita in 10! Gol spaccacuore ma ci salviamo. Contro la Roma sarò freddo però…”


“Gli errori fanno parte di questo sport, è bello anche per quello. Non mi fermo mai ad analizzare il singolo giocatore, la squadra ha lottato nella sua totalità con cuore e organizzazione”. Così Daniele De Rossi commenta la sconfitta contro l’Atalanta di Raffaele Palladino valida per la 16ª giornata di campionato. Al Ferraris, il Genoa paga l’espulsione di Nicola Leali dopo soli 3 minuti di gioco per l’intervento su Daniel Maldini, arrendendosi poi alla rete di Isak Hien al 94′: è il secondo portiere espulso della giornata dopo il rosso rimediato da Maduka Okoye al 7′ di Fiorentina-Udinese. La classifica vede dunque il Grifone, già reduce dal ko interno contro l’Inter, fermo a quota 14 punti con un vataggio di sole 2 lunghezze dal terzultimo posto. L’agenda dell’ex tecnico e centrocampista giallorosso prevede ora il ritorno all’Olimpico, dove lunedì 29 ritroverà la Roma all’ultimo appuntamento del 2025. Queste le parole di De Rossi: “Paradossalmente, dal punto di vista difensivo, è stata la nostra miglior partita – ha dichiarato ai microfoni Dazn – . Non butterò mai la croce addosso ai miei giocatori, siamo rimasti in dieci a Bergamo in Coppa Italia e abbiamo perso 4-0. Con l’Atalanta, in dieci, ci può stare perdere così: se devo farlo, sono orglioso di averlo fatto così. Entro negli spogliatoi guardo i miei giocatori e sono orgoglioso. Quando non mi prendeva nessuno, avevo preparato un video ai Direttori Sportivi con i vari spezzoni di gare di Roma-Brighton, Roma-Milan… Da ora in poi, voglio presentarmi con questa gara qua.

De Rossi: “Questo è il mio Genoa”

“Tutti facciamo errori, questa è la mia squadra al netto di chi sbaglia, me compreso, ma questa è la voglia che amo nella mia squadra. Attraverso le scelte che maturiamo diamo sempre dei segnali. Mi è dispiaciuto togliere Martin, avrebbe fatto la stessa identica partita. Non volevo abbassarmi troppo, volevo tenere i giocatori per le seconde palle. Quando poi puoi contare su Vitinha che ti fa tre ruoli contemporaneamente, i segnali sono più semplici da dare. I loro segnali mi permettono di fare scelte anche azzardate, come Messias a centrocampo. Questo gol all’ultimo mi ha spezzato il cuore, ma so che questa squadra festeggerà la salvezza davanti al proprio pubblico perchè lo merita e ci applaudono anche quando facciamo 0 punti. Sommariva? Ha fatto una partita incredibile. Ha parato e ha giocato bene con i piedi. Nel gol non era facile uscire e aveva gente davanti. Non era semplice entrare a freddo da terzo portiere, si allena a mille ed è un personaggio importante nello spogliatoio: non l’ho rincuorato, ma ringraziato. La Roma? Sarà particolare per me, la preparerò con grande freddezza ma non posso garantire con l’effetto che mi farà entrare lì dentro con altri colori addosso, che difendo e rappresento con grande orgoglio e senza lesinare il minimo impegno. Non potrò però essere indifferente alla mia gente”.

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