Il destino ama i ritorni, soprattutto quando hanno il sapore della resa dei conti. Allo Stadium Juventus-Roma diventa il palcoscenico del ballo degli ex: Matías Soulé e Paulo Dybala, due storie diverse, un unico desiderio. Riprendersi la scena là dove tutto è finito. Entrambi lasciati andare dalla Juve — Dybala in scadenza, Soulé sacrificato per fare cassa — entrambi con il fuoco negli occhi e la voglia di dimostrare che certe scelte fanno rumore anche a distanza di tempo. La Signora osserva, loro bussano forte.
Soulé, la Juve è un tasto dolente: allo Stadium sarà protagonista
Soulé è il presente che ritorna. Ceduto alla Roma nell’estate 2024 per 30 milioni, è entrato di diritto nel capitolo dei giovani salutati troppo in fretta. Una ferita che brucia ancora. Lo aveva raccontato lui stesso, senza giri di parole, al Corriere dello Sport durante il ritiro estivo in Inghilterra: «La Juventus è un tasto un po’ dolente, soprattutto per i primi mesi del 2024. Perché non pensavo di lasciare la Juve, anzi, ero concentrato a giocare bene con il Frosinone per meritarmi una maglia. Invece poi a gennaio venni a sapere che mi stavano cedendo a un club arabo, ma io non avevo alcuna intenzione di andarci anche se ormai mi era chiaro quale sarebbe stato il mio futuro. Ne sono rimasto deluso perché pensavo di poter giocare per la Juve, ma poi me ne sono fatto una ragione». Prima la stagione a Frosinone per crescere, poi la scoperta di una cessione già scritta. Delusione, sì. Ma anche orgoglio. E oggi, maturità. Matías allo Stadium ci arriva da protagonista annunciato. Titolare sicuro, pallone tra i piedi e licenza di inventare. I numeri lo raccontano meglio di qualsiasi rivalsa urlata: Soulé è uno dei pochissimi in Serie A a unire volume e qualità, conclusioni e occasioni create, gol e assist. Insieme a Kenan Yildiz e Nico Paz, è il simbolo di una generazione che non chiede permesso. E che sogna in grande.
Dybala e Soulé, ancora nessun gol alla Juve
Dall’altra parte c’è Dybala, il passato che ritorna in silenzio. Nove incroci contro la Juve tra Palermo e Roma, una sola vittoria. Oggi scalpita dopo quattro panchine consecutive, sente che il momento sta tornando. Atleticamente sta bene, la testa è pronta. E quando la Joya sente l’aria delle grandi notti, non serve molto altro. C’è un dettaglio che rende la sfida ancora più intrigante: nessuno dei due ex ha mai segnato alla Juventus. Soulé l’ha affrontata cinque volte, senza mai vincere né trovare la rete. Dybala, stesso destino. Coincidenze che prima o poi chiedono il conto. E il calcio, si sa, ama le storie che si chiudono in bellezza.
Juve-Roma, non solo gli ex: è uno scontro diretto
Juventus-Roma non è solo una partita. È uno scontro diretto che pesa sulla corsa Champions, un bivio che può cambiare la stagione. Entrambi sognano di tornarci, nell’Europa che conta, come ai tempi bianconeri. E sanno che per farlo servono imprese, soprattutto contro chi sta davanti. La Signora è avvisata. Soulé e Dybala arrivano con la voglia di rivalsa, il talento acceso e quella fame che non si spegne con il tempo. Allo Stadium va in scena il ballo degli ex. E questa volta, nessuno ha voglia di restare a guardare.
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