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Fiorentina, è rivoluzione: scossa Paratici, mercato di gennaio e nuovo modulo


Le urgenze della Fiorentina

Le urgenze sono tante, la programmazione necessaria così come il mercato che a gennaio, tra rinforzi (per il centrocampo circolano da tempo i nomi di Eric Martel del Colonia e l’ex Venezia Tanner Tessmann del Lione, per la difesa Diogo Leite dell’Union Berlino, per il ruolo di esterno Boga del Nizza) e cessioni (Viti, Kouamé, Richardson, forse pure uno tra Dodo e Piccoli) dovrà per forza rimodellare e potenziare un gruppo che, risultati alla mano, non s’è dimostrato competitivo come nelle premesse estive.

Nell’attesa una prima rivoluzione ha riguardato la squadra come aveva annunciato Vanoli dopo il ko in Conference a Losanna: il tecnico domenica ha cambiato modulo (schierando la difesa a 4 e sfruttando finalmente la fascia, specie quella destra, con Dodo e Parisi), smistato e spostato qualche giocatore e dopo un colloquio ha tolto la fascia di capitano al discusso Ranieri per metterla al braccio di De Gea il cui carisma e la cui carriera non possono essere messi in discussione da qualche prestazione negativa. Infine, rispettando la parola data, ha revocato d’accordo con la società il ritiro che durava dal ko interno con il Verona. In ogni caso i viola si sono allenati ieri e altrettanto faranno domani e a Natale prima della partenza venerdì per Parma. Potrebbe rientrare Fazzini, Comuzzo è recuperabile malgrado i 15 punti di sutura, mancheranno ancora Gosens e Pablo Marì (lesione di 1° grado al polpaccio destro).

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