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Gasperini, Roma a testa alta: “Dimostrato con la Juve. Dybala-Ferguson, un paragone improponibile”


Una partita che vale molto più di tre punti, un incrocio che può pesare nella corsa Champions. Alla vigilia di Roma-Genoa, Gian Piero Gasperini ha preso parola e ha tracciato il perimetro di una sfida chiave per la stagione giallorossa: vincere per riprendersi il posto tra le prime quattro, oggi occupato dalla Juventus, e per dare continuità a un percorso costruito tra difficoltà, infortuni e scelte obbligate. In conferenza stampa il tecnico non si è sottratto ai temi caldi: dalle condizioni della squadra al calendario fitto, dal ruolo di Dybala e Ferguson al mercato di gennaio, fino al legame personale con Genova e alla crescita dei giovani. Un intervento a tutto campo, che fotografa il momento della Roma e l’urgenza di non sbagliare.

Roma-Genoa, la conferenza di Gasperini

“Come è andata la settimana? Abbiamo potuto lavorare, pur con qualche situazione influenzale in giro che circola in questo momento. Per il resto siamo quelli lì. La difficoltà più grande resta quella legata a Hermoso, che dobbiamo ancora valutare per domani. Ha questa forma di pubalgia, diciamo così e dobbiamo capire se potrà giocare o meno” – ha spiegato Gasperini in conferenza. Poi sulla sua esperienza al Genoa e su Frendrup che piace ai giallorossi: “Il Genoa ha sempre le sue file di giovani e di giocatori importanti. Fa parte della natura di questa società valorizzare qualche elemento e poi venderlo. Anche quest’anno c’è sicuramente qualche ottimo giovane che sta facendo bene. La mia esperienza è stata molto lunga, in due circostanze, due cicli: uno di quindici anni e uno di tre. In totale sono stati otto anni bellissimi. Per me Genova è comunque un pezzo importante dei ricordi della mia vita. Siamo arrivati in Serie B con una squadra che veniva dalla Serie C e in due anni siamo andati in Europa. Ho avuto un grandissimo rapporto con un presidente particolare. La seconda volta che sono tornato la società era in difficoltà e siamo riusciti a tornare in Europa al secondo anno.C’è un grande legame con una tifoseria molto appassionata, molto calda, molto presente, che soprattutto nelle partite in casa dà un valore aggiunto. È una bella piazza per fare calcio”.

Pellegrini e i tanti indisponibili

L’infortunio di Pellegrini accelera i tempi del mercato? Non lo so, è un giocatore che ha fatto bene. Abbiamo contato parecchie occasioni nelle ultime partite: ha avuto un po’ di calo, però ha fatto davvero delle prestazioni importanti. Adesso purtroppo succedono questi infortuni. È quello che temevamo: entrare in una fase molto intensa, con nove partite in un mese. A cominciare da domani fino al 29 gennaio giocheremo nove partite, tutte molto importanti. È chiaro che tra i due giocatori impegnati in Coppa d’Africa, Dovbyk, Pellegrini, Bailey, Hermoso, è un momento in cui bisogna stringere molto e ottenere il massimo e il meglio da tutti” – ha spiegato Gasperini. Poi ha proseguito: “Dybala può tornare sulla trequarti? Quando ha qualche difficoltà fisica, come purtroppo abbiamo riscontrato in questo periodo, giocare da trequartista diventa ancora più complicato. Ho sempre sperato e contato su di lui, perché con lui in quella posizione il valore della squadra aumenta e l’attacco ne beneficia. Purtroppo abbiamo avuto un buon periodo, poi c’è stata un’altra ricaduta e ora siamo magari in una condizione non ottimale. Continuo però a insistere su di lui perché mi rendo conto che ha delle qualità che, se riuscissimo a portarlo a una condizione migliore, secondo me ci possono dare un ulteriore vantaggio”.

 

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