BOLOGNA – Come se fosse il primo comandamento tanto sono importanti sia per la squadra che per il suo domani, mai come ora è d’obbligo ritrovare Freuler e Ferguson, che sono i piloni chiamati a mantenere in piedi il centrocampo di un Bologna fortissimamente deciso a voler essere competitivo su tutti i fronti, campionato, Europa League e Coppa Italia e che inevitabilmente sta perdendo alcuni colpi. E ciò nonostante che Moro e Pobega abbiano costruito prestazioni molto importanti, al di là del fatto che non solo siano stati costretti a fare l’ordinario ma anche gli straordinari. Perché Freuler manca ormai da due mesi, dal giorno maledetto di Parma quando riportò la frattura scomposta della clavicola e perché Ferguson sembra essersi smarrito, non riuscendo più a essere costruttivo come in passato, e vai a sapere se questi suoi silenzi sono figli di una questione fisica o mentale. E non è finita qua perché c’è una terza F che porta a fare alcune riflessioni: stiamo parlando di Fabbian, che non può essere contento fino in fondo per quello che riguarda il suo impiego e con quelli del Bologna che al tempo stesso possono avere i loro motivi per non essere altrettanto contenti del suo rendimento.
Servono Freuler e Ferguson
Una volta ribadito come anche nelle due partite della Supercoppa in Arabia sia Pobega che Moro abbiano garantito prestazioni positive, è inutile nascondere come per il Bologna sia addirittura fondamentale poter contare di nuovo su Freuler, perché non puoi chiedere sempre a quelli che a oggi non hanno problemi fisici di giocare ogni tre giorni e di mantenere anche un rendimento più che positivo. Tenendo presente come, tra l’altro, il Bologna debba stare al massimo delle proprie condizioni atletiche per poter sviluppare il credo di Italiano, logicamente dispendioso per l’aggressività e la pressione alta richieste. Freuler è l’uomo che sa sempre dove deve stare, cosa deve fare e anche come farlo, che annusando i pericoli li previene: abbiamo la sensazione che fino a un certo punto il Bologna abbia saputo convivere con la sua assenza ma che ora non ce la faccia più e aspetti con impazienza il suo rientro. Che è previsto più per la trasferta di San Siro contro l’Inter del 4 gennaio che per la partita interna di domenica contro il Sassuolo. Se avendo dovuto fare a meno per motivi diversi di Freuler e Ferguson il Bologna sta accusando ora come ora segnali di stanchezza? Se guardi quello che è accaduto a Vigo contro il Celta la risposta è un secco no, ma se guardi le ultime partite il sospetto che la squadra sia un po’ sgonfia inevitabilmente ti assale.
Attenzione all’Atalanta
Ecco il motivo per il quale per Italiano poter riavere Freuler e il vero Ferguson sia importantissimo, se non addirittura decisivo, perché in questa annata non ci sono grandi squadre che stanno deludendo e l’unica che fin qua è partita con il piede sbagliato, e cioè l’Atalanta, ha ricominciato a scalare le posizioni. Come dire: almeno a oggi per il Bologna sarebbe già cosa buona e giusta il mantenimento del sesto posto in classifica e affinché ciò avvenga non dovrà consentire alla stessa Dea, Lazio e Como di superarlo. Ecco, anche in questo senso la posizione di Fabbian diventa un aspetto fondamentale: se Italiano e il Bologna continuano a crederci fortemente è un conto, se di contro ogni tanto si fanno vincere da qualche dubbio è un altro e di conseguenza provvedano.
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