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Juve, Tether non si arrende: rilancio in arrivo, cosa dobbiamo aspettarci


Non bisognerà pazientare a lungo per la prossima puntata tra Tether e Juventus. Non bisognerà nemmeno star lì a cercare di decifrarla. I tappi che contenevano il rapporto, che provavano a non farlo deflagrare, sono ormai saltati: da una parte c’è la società di criptovalute che proverà sin da subito ad alzare la posta; dall’altra c’è la proprietà bianconera che non ha più intenzione di tornare sull’argomento, né dovrebbe farlo nel caso in cui – come previsto – dall’azienda con sede a El Salvador dovesse arrivare un’offerta al rialzo. Nemmeno banale. E sì, perché dopo quell’assegno da 1,1 miliardi allegato alla pec ufficiale, Tether proverà ad aumentare concretamente l’offerta. Non ha intenzione di arrendersi, Ardoino. Perciò proverà a sfruttare pure il supporto social, oltre a quello dei piccoli azionisti, dai quali è arrivato un plauso durante l’ultima Assemblea. Non era casuale, in fondo, la prima richiesta fatta al club da primo riferimento di minoranza: dare più potere a chi pure contava meno. 

Parla Chiellini:  “Se si pensa alla famiglia si pensa alla Juventus”

E non serve uno stratega per decriptare una strategia, come non serviva uno squalo di Wall Street per comprendere l’indirizzo della storia iniziata quasi un anno fa, nel febbraio del 2025, quando per la prima volta Tether si affacciava nel mondo Juventus acquistando il 5% delle quote e avviando contemporaneamente la comunicazione social, il Make Juventus Great Again, le critiche al club. Che non ha apprezzato. E che ora si trincera dietro la tradizione. Come confermato inoltre da Giorgio Chiellini nel pre partita di Bologna: « Sono state parole forti, quelle di John Elkann. Importanti. Ma per chi lo conosce e lo vive poi quotidianamente non sono parole sorprendenti perchè è normale che sia così per me e per tante persone che hanno vissuto la Juventus in questi anni. Quando si pensa alla Juventus e alla famiglia sono una cosa unica, se si pensa alla famiglia si pensa alla Juventus, se si pensa alla Juventus si pensa subito alla famiglia, è stato così nel passato, è così nel presente e sarà così nel futuro, io credo che non ci sia altro da fare, se non costruire la Juve e farla tornare ad essere vincente quanto prima, come lo è stata sempre nel passato e lo sarà anche nel futuro, una squadra che ha tanto dal passato come eredità e valori importanti che si tramandano di generazione in generazione, ma anche tanto sguardo al futuro ed è sempre stato così».

Gli obiettivi

L’ex capitano e oggi dirigente ha poi parlato degli obiettivi: « L’ultimo scudetto? Sono cinque anni purtroppo che non lo vinciamo, è una cosa che sentiamo addosso, ma questo non toglie la fiducia per il futuro. E soprattutto la proprietà e la Juventus sono due cose indissolubili». Insomma: il messaggio è piuttosto chiaro, com’era chiaro il discorso di Elkann, la sua scenografia, il significato pieno e quello oltre le parole, neanche questo interpretabile. Per quanto il nuovo tentativo di Tether sia praticamente prossimo, le intenzioni di Exor non sono negoziabili, e non saranno acquistate. Nemmeno per un miliardo in più, neanche giocando sulla prospettiva e sulla nostalgia dei fasti. Due, nel mentre, i passi da fare: registrare la reazione di oggi della borsa, poi mettersi comodi. Ad aspettare. In arrivo c’è il nuovo tentativo-vetrina di Tether: sarà quasi certamente vano.  

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