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La parola che torna nello spogliatoio: punti, calendario favorevole e una Juve che rincorre


C’è una parola che ancora rimbomba all’interno dello spogliatoio della Juve: scudetto. Nessuno aveva il coraggio di spingersi fino a quel punto, nei primi tre mesi della stagione. Poi arriva Spalletti. E cambia l’orizzonte: «Abbiamo ancora la possibilità di rientrare in quella corsa». In un cammino, però, dove servono punti. Tanti e in fretta. Sono arrivati, puntuali. Non è ancora un ritmo da tricolore, ma la Juve dalla 10ª giornata in avanti sarebbe terza, dietro soltanto a Inter (15 punti nelle ultime sei partite) e Milan (14). A rincorrere ci sono i bianconeri, 11 punti dal successo contro la Cremonese a quello contro il Bologna, in compagnia del Genoa rinfrancato dalla cura Daniele De Rossi, scherzo del destino allievo di Spalletti. Niente male. La battuta d’arresto rimediata a Napoli avrebbe potuto condizionare il ritmo, invece a Bologna la Juve ha saputo rialzare la testa: in sette giorni ha giocato la partita più brutta, ma anche quella più bella. Alti e bassi che Lucio aveva messo in conto. Poi, certo, c’è pure il pareggio contro la Fiorentina che fa ancora storcere il naso al tecnico.

Occhio al calendario

Non tanto per le difficoltà attuali dei viola, quanto per l’inconsistenza di una Juve forse più focalizzata sul Bodo che sul campionato in quel frangente. Occhio al calendario, in chiave scudetto: dietro l’angolo c’è la Roma, ma da qui al 25 gennaio (allo Stadium arriverà il Napoli) ci saranno Pisa, Lecce, Sassuolo, Cremonese e Cagliari. Programma sulla carta favorevole per dare fastidio soprattutto alle milanesi, impantanate anche nell’impegno in Supercoppa Italiana. E in Champions League? Da quando Spalletti siede sulla panchina della Juve, in cassaforte ha messo 7 punti in 3 partite. Sì, Bodo Glimt e Pafos non era impegni proibitivi e lo Sporting in casa non era una scalata all’Everest, ma i bianconeri sono gli stessi che hanno anche regalato l’unico punto al Villarreal. Significa che il coefficiente di difficoltà delle partite conta, ma fino ad un certo punto. Dal quarto turno della Phase League la Juve sarebbe quarta a pari punti con Monaco e Bayer Leverkusen: da quando c’è Lucio solo Arsenal, Atalanta e Atletico Madrid hanno collezionato più punti della Signora. Quarto posto nella fase campionato significherebbe accesso diretto agli ottavi, senza il fastidioso passaggio dai playoff. E invece, per effetto dei 2 soli punti conquistati nelle prime tre uscite, la tappa intermedia per proseguire la corsa in Europa sarà necessaria: Spalletti si è già messo il cuore in pace.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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