Nonostante il buttafuori Lucumì, la Juve a Bologna ha conquistato tre punti molto importanti grazie al gol di Cabal. Si aspettava Open Var per valutare l’operato del colombiano su David e su Conceicao, e stavolta in scena non è andato Rocchi ma l’ex arbitro Andrea De Marco, recentemente incaricato dell’AIA per la collaborazione tra CAN e club di Serie A e B, per parlare anche di quanto visto in Torino-Cremonese, Milan-Sassuolo e non solo. E quanto uscito fuori dallo studio televisivo sugli episodi del Dall’Ara, (salotto tv che ricordiamo praticamente senza nessun tipo di contraddittorio), è spiazzante in termini di cieca certezza e mancanza di messa in discussione dell’operato arbitrale.
Il mani di Simeone era rigore
Il finale di Torino-Cremonese si è acceso a causa di un fallo di mano di Simeone non punito con il calcio di rigore a favore dei grigiorossi: “Per me è assolutamente zona verde” – hanno detto dalla Sala Var. Per poi aggiungere: “Forse poi gli scivola sul braccio”. Questa l’analisi di De Marco: “In questo caso il Var e l’Avar si sono concentrati sulla prima parte del contatto. Hanno fatto una revisione superficiale, non hanno controllato il tocco successivo con il braccio, che è sempre punibile perché non è un’auto-giocata, ma una deviazione e quindi in questo caso era calcio di rigore“. Infine zero dubbi sul gol annullato a Zaniolo per fallo di Karlstrom su Lobotka: “Il fallo è evidente”.
Il rosso a Zaccagni e Milan-Sassuolo
Al centro del dibattito di Parma-Lazio c’è sicuramente il rosso estratto a Zaccagni per un grave fallo di gioco su Estevez. Dalla sala Var hanno confermato la decisione presa da Marchetti. E ne ha parlato anche Andrea De Marco: “In queste situazioni c’è massima severità nel punire questi interventi. Ci sono tutti i presupposti per il rosso. L’arbitro è stato molto bravo. Cosa porta all’espulsione? Velocità, gamba alta e incolumità del calciatore messa a rischio”. Passando poi a Milan-Sassuolo è stato analizzato il contatto Pavlovic-Cheddira, non punito con un calcio di rigore: “L’arbitro è stato molto bravo in campo a valutare la situazione, così come Prontera e Maresca al Var. Come si vede dalla camera alta, il difensore continua la corsa in modo lineare, mentre Cheddira allarga la gamba per andare a incocciare nella corsa dell’avversario. Sono stati bene a valutare velocemente e in dinamica e non con camera rallentata”. Poi sul gol annullato a Pulisic per fallo di Loftus-Cheek su Candè: “In questo caso l’arbitro fischia il fallo. Il giocatore del Milan appoggia le mani sulla schiena di quello del Sassuolo. Qui il Var non può intervenire, conta l’intensità. Ma per le nostre linee guida di quest’anno questo non è fallo”. E da qui si è poi passati all’analisi della spinta di Lucumì su David.
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