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McKennie super chiama la Juve: “Spero di restare qui”. Ora tocca a Comolli blindarlo per Spalletti


Weston McKennie e il futuro alla Juve. Il centrocampista bianconero con l’arrivo di Luciano Spalletti si sta rivelando un giocatore fondamentale. Non solo in termini di reti pesanti, come dimostrato nelle ultime due gare di Champions League contro Bodo/Glimt prima e Pafos poi, ma anche e soprattutto per rendimento e duttilità tattica. Il contratto del texano è però in scadenza al termine della stagione: a fare chiarezza sul suo futuro ci ha pensato proprio McKennie.

McKennie e il futuro Juve: “Spero di restare”

A margine di un evento della sua fondazione, la “McKennies’ Magical Youth Mission”, grazie alla quale ha portato doni e sorrisi ai bambini dell’oratorio salesiano Michel Rua di Torino, McKennie ha parlato anche di attualità. Innanzitutto il suo futuro, essendo il contratto col club bianconero in scadenza il prossimo 30 giugno: “Sono qui da sei anni e ho vissuto a Torino per gran parte della mia vita, ora ho anche toccato le 200 presenze con la Juve che è un grande club. Per il futuro e il rinnovo lascio al mio agente. Speriamo e vediamo“. Dal contratto al campo: “Abbiamo ancora la sfida contro il Pisa, speriamo di chiudere l’anno con una vittoria. Ora abbiamo trovato una nuova identità con il mister: prima eravamo in difficoltà, Spalletti fa attenzione anche alle piccole cose ed è un bravissimo tecnico“.

L’insostituibile di Spalletti

Da quando Luciano Spalletti è arrivato sulla panchina della Juventus, McKennie è diventato semplicemente insostituibile. Undici partite con il tecnico di Certaldo alla guida dei bianconeri, undici partite da titolare per lo statunitense. Gare giocate praticamente tutte per intero, senza mai essere sostituito: un grande attestato di fiducia e un dato significativo di quanto l’apporto di McKennie sia stato rilevante nella risalita della Juve. Rendimento alto, certo ma anche duttilità tattica: il classe 1998 viene ritenuto un jolly, venendo schierato in tantissimi ruoli diversi senza perdere la sua efficacia.

Dal terzino al tuttafascia alla mezzala, senza dimenticare le sue capacità nella zona di campo più vicina alla porta, da sottopunta o attaccante ombra. Insomma, una vera e propria risorsa per Spalletti. E non sono mancate le giocate decisive: assist con Napoli e Roma in campionato nonché nella gara di Coppa Italia con l’Udinese. E poi le due reti pesantissime nelle vittorie Champions su Bodo/Glimt e Pafos. Insomma, un tuttofare praticamente inamovibile nello scacchiere bianconero. McKennie, con Spalletti rinascita e… rinnovo? Ora la palla passa a Comolli.

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