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Milan, Allegri se l’è cavata: multa da 10mila euro. Niente squalifica dopo gli insulti a Oriali


Una multa da dieci mila euro. È questa la decisione che ha preso il giudice sportivo nel comunicato emesso ieri sulla querelle degli insulti proferiti da Massimiliano Allegri nei confronti di Gabriele Oriali nel corso della semifinale di Supercoppa italiana tra Napoli e Milan di giovedì sera. Dunque l’allenatore milanista non ha avuto nessuna squalifica come era stato invocato da più parti per gli epiteti proferiti verso il campione del Mondo del 1982, da anni storico braccio destro di Antonio Conte nelle sue avventure da allenatore tra Nazionale, Inter e Napoli. La notizia era abbastanza prevedibile, come vi abbiamo raccontato già ieri su queste pagine, perché fin da subito c’è stato il sentore che il giudice sportivo non avrebbe comminato un provvedimento più grave rispetto alla multa (seppur salata) visto che si trattava di un episodio di campo che, lo ricordiamo, non nasce da un raptus di Allegri verso Oriali, ma ha la sua genesi nel comportamento del dirigente del Napoli verso la panchina milanista dopo alcune proteste vibranti.

Milan a difesa di Allegri

Max, fin da subito, non è mai apparso preoccupato così come non era preoccupata la società, che si sarebbe molto stupita in caso di una decisione più pesante da parte del giudice. Il Milan, nella sua totalità, è completamente schierato dalla parte di Allegri, che seppur sia già stato colpito da due espulsioni in campionato (contro il Bologna e contro la Lazio), rimane il capofila della squadra rossonera. Un leader “Maximo” che gode della fiducia totale di tutto l’ambiente e che, soprattutto, sa come muoversi in ogni situazione dentro e fuori dal campo. Ricordiamo come sia stato il Napoli, con una nota ufficiale due mattine fa, a sollevare il caso degli insulti proferiti da Allegri verso Oriali (robe di campo, ma sicuramente dai toni evitabili da entrambe le parti), ma quello che viene etichettato da più parti come un tentativo di agitare le acque, non ha avuto nessun effetto.

Supercoppa: le problematiche

Ma la Supercoppa non ha lasciato solo strascichi tecnico-disciplinari, ma anche una polemica emersa ieri a seguito dell’odissea che ha colpito 130 dei circa 200 tifosi (50 a testa tra Napoli, Milan, Bologna e Inter) che la Lega aveva portato a Riad con un proprio charter. All’atterraggio a Napoli, dove i tifosi di casa sono scesi regolarmente, si sono verificati dei problemi legati alla documentazione di volo dei passeggeri in transito per Milano, bloccati dalla Polizia di Frontiera dell’aeroporto per alcune ore, mentre i tifosi del Napoli sono scesi senza problemi. Questo ritardo ha fatto sì che il personale di bordo del charter superasse il numero massimo di ore continuative di lavoro e che quindi dovesse necessariamente fermarsi per la pausa di 11 ore prevista dalla legge. Risultato? Che i tifosi “del nord” hanno dovuto provvedere, a proprie spese, a prenotare voli (su Linate con transfer per Malpensa) e treni per tornare a casa. La Lega si è immediatamente attivata per risolvere il problema operativo e rimborsare tutti i costi di viaggio che i tifosi sosterranno per tornare nelle rispettive città. Inoltre la Lega Calcio Serie A, come gesto di attenzione, intende offrir loro, oltre alla copertura di tutti i costi sostenuti per il rientro, un abbonamento annuale alla piattaforma Dazn e l’ingresso allo stadio a una delle prossime partite casalinghe della loro squadra del cuore. 

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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