Cataldi su momento Fiorentina, Palladino e Kean
Al triplice fischio a prendere la parola in casa viola anche Danilo Cataldi: “Penso che la poca serenità sia dovuta a un periodo di risultati poco positivi che poi ti portano a giocare queste partite non dico con la pressione di dover vincere, perché mi pare eccessivo, ma con qualcosa che ci condiziona. Oggi si è giocata una partita importante che ci poteva avvicinare alle altre squadre e ci è mancato un po’ tutto, un po’ di rapidità di fare girare il pallone e non siamo riusciti a trovare un buco per fare male al Verona. Il secondo tempo abbiamo giocato peggio del primo, poi l’episodio è stata sfortunato e abbiamo perso la partita, dispiace. Se conoscessi la soluzione per uscire da questo momento la direi al mister. Diciamo che ci sono dei periodi, quello prima di Natale sembrava perfetto sia in fase di possesso che di non possesso, facevamo tutto bene, in alcuni casi ci è anche girata bene; in questo periodo gira in questa maniera, un risultato così negativo evidenzia tutta la prestazione che non è stata buona. Da domani si pensa alla gara contro il Lecce“.
Sulle condizioni di Kean, Cataldi ha spiegato: “Diciamo che non siamo una squadra fortunatissima in queste situazioni. Sappiamo che Moise sta bene, è cosciente, questa è la cosa più importante. Penso che questo episodio non abbia indirizzato la partita, perché bisogna essere onesti, non è che ci ha tolto qualcosa. L’uscita di Kean ci ha tolto un punto di riferimento davanti ma non penso sia sufficiente per trovare un alibi. La prestazione non è stata buona, speriamo di poterci rifare presto. Le otto vittorie consecutive hanno deviato molto l’attenzione in maniera positiva. Però penso che nessuno voglia fare un campionato anonimo, nessuno vuole arrivare ottavo o nono. Ci sono momenti in cui bisogna dare qualcosa in più e sono questi. Penso che siamo una squadra forte, buona, siamo in linea con la classifica che abbiamo, però possiamo fare meglio. E’ arrivato il momento di dimostrare il nostro valore perché arrivano gare importanti a partire da quella di venerdì contro il Lecce“. Manca connessione tra i messaggi inviati da Palladino e la squadra? “È normale che i risultati negativi portino a evidenziare i dettagli che non vanno. Nelle vittorie consecutive si parlava di un calcio spettacolare. Abbiamo giocatori nuovi ma il messaggio del tecnico è lo stesso. Dobbiamo crescere, trovare la quadra, ma dipende da noi, non dal mister“.