Tra una settimana Daniele De Rossi tornerà a casa. O meglio, c’è già adesso, perché rientra ogni volta che il Genoa riposa, ma tra sette giorni, lunedì 29 dicembre alle 20.45, il tecnico del Genoa metterà per la prima volta piede allo stadio Olimpico da avversario. Non era mai successo, né da giocatore né da tecnico e quindi un pizzico, o un po’ di più, di emozione sarà comprensibile. Alla Nuova Domenica Sportiva, dopo la partita persa al 94′ con l’Atalanta, De Rossi ne ha parlato. Stefano Sorrentino gli ha detto: “Vorrei essere una mosca per essere sulla tua spalla lunedì quando entrerai in campo“. Questa la risposta di De Rossi: “Non sono mai stato dall’altra parte in quello stadio, non so cosa proverò. Devo provare a vincere, lavorerò in settimana sperando che la Roma perda ed è contronatura per me. Accetterò che saremo dalla parte opposta, sarà bello salutarsi, a fine partita un giretto a salutarli lo farò, prima non ci sarà spazio per i sentimentalismi“. “Ciao mister“, dice poi rivolto a Graziani che gli fa i complimenti per non aver tolto una punta quando il Genoa è rimasto in 10.
Panatta e il siparietto con De Rossi: cosa si sono detti
Infine interviene Panatta: “Spero che tutto l’Olimpico si alzi in piedi ad applaudirti”. De Rossi sorride: “”Non so cosa faranno, la Roma sta volando in questo momento… Ma io so cosa provano per me, quello stadio me lo ha sempre ribadito anche nei momenti meno positivi. Devono sentirsi liberi di non tifarmi o non alzarsi in piedi, non cambia niente tra me e loro“. Non succederà: l’Olimpico renderà il giusto omaggio a un uomo, ancor prima che un professionista, che ha scritto pagine indelebili della storia della Roma.
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