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Paratici ha le idee chiare: rivoluzione Fiorentina in tre mosse. Svelato il futuro di Vanoli


Il 5 gennaio si avvicina, che è il giorno di riferimento sul calendario per l’annuncio di Fabio Paratici quale responsabile dell’area tecnica della Fiorentina, ma prima arrivano domenica 4 e la Cremonese al Franchi, e allora il dirigente piacentino nell’attesa di chiudere il rapporto con il Tottenham e di aprire quello con il club di Commisso fino a giugno 2030, ha già fatto un intervento deciso dentro al Viola Park con riflessi fuori: confermando Paolo Vanoli, prima decisione e tra le più importanti nella nuova linea di comando.

La missione di Paratici: ecco cosa farà subito

Ce ne saranno altre di decisioni, ma intanto serviva trasmettere un messaggio preciso e perentorio all’interno del gruppo per togliere anche l’ultimo alibi: l’allenatore varesino non si gioca il posto contro la Cremonese e non se lo giocherà nemmeno a seguire contro Lazio e Milan, che chiuderanno una settimana a cui saranno strettamente legati i destini della Fiorentina. Sì, s’è già detto, ma stavolta è proprio così. Questo è stato il messaggio: Paratici non è ancora operativo, ma lo è già con i modi che sa usare in queste occasioni, e ha già pronta una lista precisa di cose da fare al Viola Park, e soprattutto da seguire per quando lo sarà a tutti gli effetti. Ristabilirà compiti, gerarchie e responsabilità dentro lo spogliatoio e non necessariamente in questa sequenza nel punto b, guidato dall’esperienza accumulata: l’ordine e la disciplina in un gruppo si trasformano in consapevolezza e senso di appartenenza che producono risultati sul campo.  
Parlerà con ogni singolo calciatore e saranno colloqui per capire chi ancora crede nella salvezza e chi no, chi davvero vuole dare tutto per questa maglia, consapevole della macchia indelebile che sarebbe un’eventuale retrocessione nell’anno del centenario della Fiorentina. Composto il mosaico di gruppo con ogni singolo pezzo, Paratici trasferirà le risposte avute al mercato: cedendo quelli che non lo convincono, senza stigma di sorta e ci mancherebbe altro, ma solo per una separazione inevitabile di strade.

Tra rivoluzione e il valore dei tifosi

Elemento che introduce il punto c: intervenire subito e drasticamente sul mercato con almeno quattro rinforzi – forse cinque-sei se le esigenze lo imporranno, dovendo fare il possibile e l’impossibile per salvare la Fiorentina – che abbiano il potere di cambiare fisionomia e rendimento della squadra di Vanoli. Il conto si fa presto: un paio in difesa, uno-due a centrocampo, uno-due in attacco, così da quattro sicuri gli acquisti possono diventare potenzialmente sei. Sempre ribadendo l’avverbio che domina su tutto: subito. Aprendo la sessione invernale delle trattative il 2 gennaio e prendendo Paratici il timone il giorno 5, improbabile vedere volti nuovi a Viola Park per la Cremonese, difficile per la Lazio il 7, ma contro il Milan domenica 11 sì. D’obbligo o quasi. C’è infine un punto d, che forse sarebbe giusto definirlo “a” per metterlo in cima alla lista dove merita di stare: riavvicinare i tifosi alla squadra o, meglio, la squadra ai tifosi, perché il passo spetta a De Gea e compagni. I risultati sarebbero e sono il volano certo, ma nel frattempo ci sono altri sistemi e Paratici li sta considerando per consigliarli: ad esempio, inserire allenamenti aperti. Magari, intanto, quello a Capodanno. 


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Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/calcio/serie-a

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