Può essere la partita della svolta. Spalletti lo sapeva bene e l’ha vissuta come al solito con grande trasporto al Dall’Ara. La Juve con questi tre punti sorpassa proprio il Bologna e sale al quinto posto, a una sola lunghezza dalla Roma di Gasperini, che domani ospita il Como all’Olimpico. “Sicuramente è la vittoria più importante – dice il tecnico bianconero a Dazn – perché incontravamo una squadra che ha valore, entusiasmo, e che basta vedere dov’è in classifica, è costruita bene. Anche in dieci ci hanno creato situazioni difficili, hanno una mentalità ben precisa, spiccata, per cui per aver vinto qua va dato ancora più merito ai miei professionisti, ai miei calciatori”.
Spalletti: “Cabal è troppo emotivo…”
Cabal ha deciso la sfida, ma non è stata l’unica nota positiva della serata: “Delle cose fatte bene le avevo viste durante gli allenamenti in questa settimana, lo avevo detto anche alla dirigenza, li avevo trovati reattivi, energici. C’era bisogno di una prestazione che gli desse tranquillità, e ora spero che questa li metta nelle condizioni di continuare e poter ripetere la prestazione. Al di là del gol, è la prestazione che spesso nel calcio non viene valutata. Stasera la Juve è stata nella partita, nel cuore della squadra, vicina al pallone per 90 minuti, ha fatto contrasti. Poi Cabal è un’intuizione? Ogni tanto deve imparare a correggere la sua emozione, è un emotivo, ha gamba, ha forza, e quello è un valore. È fisico e forte di testa, non subisce l’uno contro uno, però nelle partite giocate finora è stato un po’ sporco per il valore che ha, per cui gli ho rotto un po’ le scatole”.
Spalletti: “Spero si rendano conto che possono fare certe partite…”
“Il rammarico è non averla chiusa prima? Sono d’accordo – ha poi aggiunto Spalletti in conferenza – ma quando non riesci a fare prestazioni di livello, ti subentra quella timidezza, quella convinzione di non poter giocare partite di livello e di quella caratura, e io spero che ora possano rendersi conto che possono giocarle partite così. Errori ci sono state anche stasera, ma poi la prestazione l’abbiamo fatta. Siamo stati sempre dentro la partita. La convinzione sull’ultimo passaggio? Anche stasera l’abbiamo riportata troppe volte sul portiere, anche se poi oggi nel calcio si gioca in undici, perché quando ci sono queste pressioni forti, c’è o il portiere o la prima punta fisica. Loro sono maestri, sono primi nei duelli fisici, primi nella riconquista della seconda palla. Sono primi dappertutto sulla battaglia della partita”. Sabato all’Allianz Stadium arriva la Roma di Gasperini, una sfida che Spalletti da grande ex sente molto. Il tecnico della Juve lancia già un messaggio ai suoi giocatori: “La cosa fondamentale è che ora c’è da aspettarsi altre prestazioni così, visto che la prossima sarà peggio di questa, quindi vediamo se abbiamo imparato la lezione”.
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