Guardando la smorfia di dolore sul volto di Amine Salama – mentre lasciava il campo sorretto da un paio di componenti dello staff medico del Torino – e vedendo la fatica che faceva nell’appoggiare il piede sinistro a terra, per un momento si è temuto che l’infortunio subito poco dopo la mezz’ora della partita contro l’Asti fosse ancora
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