Modena-Monza, venerdì ore 17.15
Il Modena di Sottil, dopo essere stato anche in testa alla B, sta abdicando nella lotta per la promozione diretta? Le prestazioni della squadra non mancano, ma i risultati sì. Anche nello scorso turno, dal Venezia, i canarini hanno perso in casa, 1-2 (ma il passivo poteva essere anche peggiore) e con lo stesso risultato nella precedente uscita al Braglia era arrivato il ko col Catanzaro nel recupero. Perdere ancora nel proprio fortino, di fronte al Monza di Bianco che viene dal convincente 4-1 sulla Carrarese, sarebbe una mazzata forse letale per i sogni dei canarini, perché già adesso il Modena è a -5 dai brianzoli secondi, cioè dalla zona A diretta. E questo Monza fa paura, dopo il 4-1 rifilato nello scorso turno alla Carrarese che ha fatto dimenticare il precedente ko di Venezia (2-0). Ma attenzione, il Monza non è solo una squadra sbarazzina, ha anche la miglior difesa della B, 13 gol al passivo, stesso dato del Modena. C’è tutto comunque, per un bell’anticipo che in un giorno di festa possa dare lustro alla Serie B.
Spezia-Pescara, sabato ore 12.30
All’ora di pranzo, ci si gioca la permanenza in B. Nello scorso turno lo Spezia di Donadoni ha perso onorevolmente in casa della capolista Frosinone (2-1), prova più confortante della precedente, quello 0-2 incassato al Picco che aveva fatto scattare l’allarme rosso. Con l’ex ct dell’Italia in panchina però, la svolta di fatto non è ancora arrivata (7 punti in 6 partite), con la squadra penultima che continua a stazionare in zona retrocessione diretta. Al mercato la squadra dovrebbe essere ritoccata, anche se non va dimenticato che questo gruppo nella scorsa stagione ha lottato per quasi tutto il campionato per la A diretta e che ha perso la massima serie nella finale playoff con la Cremonese, partita che ancora pesa nella testa di tanti giocatori. Nello scorso turno, piegando la Reggiana (2-1), il Pescara ha vinto la prima partita sotto la guida di Gorgone che in 5 partite ha raccolto solo 5 punti ma quel che conta è che la squadra sia forse la più viva di quelle che stanno in coda. Gli abruzzesi sono ultimi, certo, ma i playout distano solo due lunghezze e continuando a giocare così si possono raggiungere, come minimo.
Carrarese-Mantova, sabato ore 15
Nelle ultime 4 uscite la Carrarese di Calabro ha perso tre volte. Se il 14 dicembre non fossero arrivata la vittoria in casa con l’Entella (2-1), adesso la classifica piangerebbe senza quei tre punti che corrispondono al margine che gli apuani hanno sulla zona playout. Resta il fatto che se non si svolta, la zona calda della classifica sarà all’ordine del giorno. Nel Mantova, seconda uscita con Modesto in panchina. Il sostituto di Possanzini ha esordito perdendo in casa dall’Empoli (0-1): qualche piccolo progresso ma la squadra non riesce a schiodarsi dalla zona retrocessione e viene da 4 ko di fila: quando finirà la caduta libera?
Catanzaro-Cesena, sabato ore 15
Il Catanzaro di Aquilani sta finalmente decollando, visto che vince da 4 partite. Insomma, le difficoltà d’inizio stagione, quando c’era da assemblare una squadra che aveva cambiato qualcosa, ora sembrano alle spalle. I giallorossi sono settimi in classifica, a -6 dalla zona A diretta, forse un po’ troppi per sognare ma se la squadra continua a girare così, perché no? Il Cesena di Mignani invece, nella scorsa giornata non è riuscito a battere la Juve Stabia al Manuzzi (1-1) e così il Venezia l’ha scalzato dal 3° posto. I romagnoli hanno comunque un buon passo (imbattuti nelle ultime 4 uscite, con 8 punti conquistati) e restano pur sempre a -3 dalla promozione diretta. Insomma, a Cesena si può ancora sognare quella A che manca da dieci anni.
Empoli-Frosinone, sabato ore 15
In attesa di trovare una vera continuità, l’Empoli di Dionisi ha rilanciato domenica col successo di Mantova (0-1) che vale l’8° posto, l’ultimo buono per disputare i playoff e il club toscano appare come la squadra più accreditata nel gruppetto di 5-6 squadre che lottano per l’ultimo ticket playoff. La capolista Frosinone sbarcherà al Castellani con 3 punti di vantaggio sul Monza secondo e 5 sul Venezia terzo. La squadra di Alvini vince da 5 partite di fila, ha il miglior attacco della B (33 reti segnate) e vanta la miglior differenza reti (+18). Ma numeri che ancora dicono poco della forza dei ciociari, la più bella squadra da vedersi in B, per tecnica e intensità agonistica, rivelazione di un campionato che nessuno chiede al Frosinone di vincere. Anche se ciò potrebbe accadere, con Stirpe presidente i ciociari sono saliti in A già nel 2015, 2018 e 2023. Questa però, sarebbe l’impresa più bella perché totalmente inaspettata, la squadra non è molto dissimile da quella che nella scorsa stagione restava in B per il caso Brescia. Intanto, dalla sfida può arrivare il titolo di Campione d’inverno: alloro simbolico, certo. Ma quasi sempre chi lo vince poi va in Serie A.
Juve Stabia-Sudtirol, sabato ore 15
L’ottimo 1-1 di Cesena nello scorso turno, ha detto che la Juve Stabia di Abate può giocarsi le sue carte in chiave qualificazione playoff, anche se la concorrenza non manca e sulla carta ci sarebbero squadre più attrezzate, ma le Vespe possono pungere, serve solo un pizzico di continuità in più. Ma occhio al Sudtirol del decano Castori che in trasferta ha un “primato” singolare: 8 pareggi su 9 uscite, l’ultimo nello scorso turno, in casa dell’Entella, in extremis grazie all’indispensabile Odogwu. Gli altoatesini (hanno tesserato l’ex granata Verdi) sono anche la squadra che più pareggia, già 10 volte su 17 uscite, tanto per avvisare la Juve Stabia, non sarà semplice superare una squadra che ha già pareggiato in casa di Frosinone e Monza, squadre che oggi sarebbero in A.
Sampdoria-Reggiana, sabato ore 15
Sfida salvezza che soprattutto non può fallire la Samp del duo Foti-Gregucci. Nello scorso turno i blucerchiati hanno sfiorato la vittoria a Padova (1-1), confermando i piccoli progressi degli ultimi mesi (anche se la Samp non vince in trasferta dal 20 ottobre 2024, 5-3 a Cesena, Sottil in panchina). Ma per meritarsi la permanenza in B serve molto di più. Un successo porterebbe i liguri a quota 17, il minimo sindacale per rendersi appetibili in chiave mercato e convincere giocatori importanti a sposare la causa blucerchiata (Salvatore Esposito, playmaker dello Spezia, con ogni probabilità sarà il primo acquisto e se sta bene, è un gran colpo). La Reggiana di Dionigi negli ultimi tempi sta perdendo un po’ troppi colpi, viene da due sconfitte di fila, tre nelle ultime quattro gare. La situazione della Regia è ancora discreta (-3 dai playoff, +4 sui playout), ma di questo passo fatalmente bisognerà guardarsi alle spalle e smetterla di sognare una qualificazione agli spareggi promozione.
Venezia-Entella, sabato ore 15
L’occasione appare ghiotta per il Venezia di Stroppa che viaggia a mille, è imbattuto da 6 partite in cui ha ottenuto 16 punti su 18, c’è la concreta possibilità di avvicinarsi, quantomeno, al 2° posto del Monza, cioé alla zona promozione diretta. Tanto più che l’Entella di Chiappella in trasferta ha raccolto solo 2 pari, anche se avrà il dente avvelenato per i due punti sfumati al 94’ nello scorso turno, con l’1-1 a Chiavari contro il Sudtirol, anche se la prestazione c’è stata. Davvero un’occasione imperdibile per Stroppa: alla fine del turno, la zona promozione diretta potrebbe essere più vicina.
Palermo-Padova, sabato ore 17.15
Nello scorso turno, col sofferto 2-2 di Avellino, il Palermo di Filippo Inzaghi ha perso altri due punti dalla zona promozione diretta, ora sono 4 le lunghezze di distanza dal Monza secondo. Per carità, nulla di irrecuperabile, però preoccupano queste partite dei rosanero che non riescono a colmare il gap col trio di testa, si resta sempre un po’ a metà del guado, anche se il Palermo non perde da 5 partite nelle quali ha messo insieme 11 punti, passo da A diretta, non fosse che c’è chi sta facendo meglio. E i siciliani dovranno guardare con rispetto al Padova di Andreoletti, capace, ad esempio, in trasferta di vincere a Monza e che potrebbe coltivare ambizioni playoff (distano un punto), anche se l’ultima uscita, l’1-1 interno con la Samp, non è stata una delle prove migliori. Ma intanto il Papu Gomez inizia a carburare, ora è titolare e può dare ai veneti quel che ancora manca.
Bari-Avellino, sabato ore 19.30
Il Bari cerca la prima vittoria con Vivarini in panchina. Il sostituto di Caserta ha fin qui raccolto 3 punti in 5 gare, peggiorando una situazione già complicata e resa più difficile da una tifoseria sul sentiero di guerra con la proprietà dei De Laurentiis e che diserta in massa le partite al San Nicola: come sono lontani i 60mila che assistettero alla finale playoff 2023, quando il Bari perse dal Cagliari al 94’, entrando in un loop negativo da cui non s’è ancora ripreso. L’Avellino di Biancolino, a 2 punti dalla zona playoff, è reduce dall’ottimo 2-2 al Partenio col Palermo: ottima prestazione, che ha fatto dimenticare certe partite precedenti e che dimostra come i lupi irpini siano competitivi, manca solo un pizzico di continuità in più per sognare gli spareggi promozione. Ma intanto, trovarsi a quasi metà campionato a +5 sulla zona playout è già un risultato non trascurabile.
Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-b

