Non ha pescato il Chelsea dell’ex Sarri, ma il Napoli volerà comunque a Londra per i quarti di finale di Europa League. Dall’urna è uscito l’Arsenal, una delle avversarie più ostiche che Ancelotti e i suoi potessero incrociare.
Il momento dell’Arsenal
Al momento al quarto posto in Premier League (a un punto dal Tottenham terzo e +2 sul Manchester United), i Gunners hanno il terzo attacco del campionato (63 gol in 30 partite, dietro a City e Liverpool) ma anche una difesa tutt’altro che imperforabile con i 39 gol incassati, mediamente oltre uno a partita. In campionato, 4 vittorie e un pareggio nelle ultime 5, con cui dimostra di aver superato al meglio il ko (3-1) contro il Manchester City. Particolare, invece, il cammino in Europa League, dato che qui l’Arsenal ha conosciuto le uniche due sconfitte dell’ultimo mese, all’andata dei sedicesimi e all’andata degli ottavi. Due turni superati all’insegna della rimonta nella gara di ritorno giocata in casa: e se lo 0-1 contro il Bate Borisov era più semplice da ribaltare (3-0 al ritorno), il 3-1 incassato dal Rennes, al quale ha replicato con un altro 3-0, rappresenta la piccola impresa con cui l’Arsenal si presenta ai quarti. Ma, contro il Napoli, il ritorno sarà in trasferta.
In panchina lo “specialista” Emery
Aubameyang, doppietta nella rimonta contro il Rennes, è stato l’uomo-copertina, ma lunghissimo è l’elenco dei campioni nella squadra di Unai Emery. Da Cech in porta (titolare in Europa, mentre in campionato gioca Leno) al futuro juventino Ramsey, e ancora Ozil, Lacazette, Mkhitaryan e l’ex-sampdoriano Torreira. Tantissima qualità sulla trequarti e in attacco, più incerta la difesa, con la linea a 3 (ma possono giocare anche a 4) che si trova spesso in sofferenza. In panchina, come detto, Emery, “specialista” dell’Europa League, avendola vinta tre volte di fila con il Siviglia tra il 2014 e il 2016.
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