TORINO – I big illuminano San Siro ed è grande spettacolo nel derby d’Italia. Finisce 1-1 con fantastiche reti di Nainggolan nel primo tempo e di Cristiano Ronaldo nella ripresa. Tutti contenti, alle fine: i nerazzurri per il punto che sa di Champions, i bianconeri, già campioni, per la prova di orgoglio messa in campo dopo un po’ di sofferenza. Allegri si coccola anche il giovane Pereira, brasiliano di 21 anni, che entra nel finale e rischia di segnare il gol del raddoppio: per un debuttante sarebbe stato davvero il massimo. Va bene anche così. Pure CR7 festeggia con sorrisi e battimani: in fondo ha segnato a modo suo e così può ancora puntare alla classifica dei bomber. Ci tiene eccome, a vincere anche quella sfida dopo essere entrato nella storia come l’unico ad aver vinto il titolo in Premier, Liga e Serie A.
SENZA LAUTARO – Spalletti alla fine punta sul degradato Icardi, lasciando Martinez in panchina. In mediana Brozovic e Vecino. Allegri risponde con i big in difesa riportata a 3 con l’abbassamento di Emre Can (ma cambierà in fretta, tornando a 4). In attacco, con Ronaldo c’è lo scudiero Bernardeschi (libero di scambiarsi con Cuadrado). Kean è prima riserva. Lo stadio è colmo, con una coreografia incredibile e con record d’incassi per il club nerazzurro. Non a caso si chiama derby d’Italia, dove peraltro non mancano gli sfottò.
NAINGGOL – Subito gran ritmo, con l’Inter che aggredisce. Bonucci spizza in angolo di testa. E passa poco, al 7’, ecco il tiro al volo di Nainggolan che buca Szczesny (mano messa male, quasi autorete) e manda in deliro San Siro che salta di gioia. Nerazzurri avanti 1-0 e gara tutta da vivere. Per il belga rete numero 40 in Serie A, il secondo ai bianconeri. Al 12’ ripartenza Inter e tiro di Icardi: questa volta il portiere polacco la prende, in due tempi. La Juve soffre la foga degli uomini di Spalletti, motivati a mille dal match contro i campioni d’Italia e dalla prospettiva Champions. Allegri rimette la difesa a 4. Al 18’ il primo tiro della Juve con Bernardeschi: alto. Ci prova anche Matuidi, ma non arriva su un pallone invitante. E CR7? Tenta qualche numero, stimolato dal palcoscenico, ma si prende anche tanti fischi. Al 29’ grande mischia in area juventina: Icardi vuole spingerla dentro, ma i difensori fanno muro: angolo. Dall’altra parte, Ronaldo danza, riprende altri fischi, arma il destro: sul fondo. Poco altro ancora e si va negli spogliatoi con l’Inter avanti 1-0.
CR600 – Si ricomincia con la Juve decisa a rimontare. Cuadrado cade in area e chiede il rigore, ma l’arbitro fa proseguire. Intanto, Alex Sandro palesa dei problemi all’inguine: entra Spinazzola. Perisic spaventa Szczesny e lo stadio crede sia gol: ma è Inter vera, contro una Juve che deve sbloccarsi. Servirebbe la scossa si Cristiano. I campioni d’Italia hanno problemi di finalizzazione, però la medicina è lì. Al minuto 60 ecco Kean per Matuidi (4-4-2). E il giovane e CR7 creano subito il panico davanti ad Handanovic. Poi qualche secondo dopo ecco il gol numero 600 in carriera di Cristiano Ronaldo con i club: 1-1 di gran classe e potenza dopo grandissimo colpo di tacco di Pjanic. Cristiano esulta e con passione: segnare a Sans Siro era la sua missione, anche per la classifica dei cannonieri. I bianconeri hanno ripreso a correre e vogliono vincere. Esce Nainggolan, dentro Borja al 74’. Pianic al volo cerca il colpaccio: Handanovic c’è. La partita adesso è bella infiammata: entrambe le squadre puntano al successo pieno. Emre Can spaventa i tifosi nerazzurri: alto di pochissimo sulla traversa. Esce Politano, dentro Joao Mario che impegna subito il portiere bianconero. Spazio anche per Lautaro per Maurito. Allegri fa esordire il brasiliano Pereira nella Juve (staffetta con Bernardeschi). Spinazzola attacca bene, assistito dal debuttante. Cristiano chiede un rigore, inascoltato: è bagarre. CR7 scappa e serve Pereira che fallisce di un soffio il gol vittoria. Finisce così, con un pari alla fine di una bellissima partita e con Cristiano che fa un cenno di assenso a Kean. L’ultima parte di gara gli è piaciuta, eccome. E il suo obiettivo, ovvero il trono dei bomber, è ancora possibile.
Le formazioni iniziali
Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’ambrosio, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano, Nainggolan, Perisic; Icardi. A disp: Padelli, Gagliardini, Martinez, Balde, Ranocchia, Joao Mario, Borja Valero, Cedric Soares, Miranda, Dalbert, Candreva. All. Spalletti.
Juventus (3–5-2): Szczesny; Emre Can, Chiellini, Bonucci; Joao Cancelo, Cuadrado, Matuidi, Pjanic, Alex Sandro; Bernardeschi, Ronaldo. A disp: Pinsoglio, Del Favero, De Sciglio, Barzagli, Kean, Rugani, Pereira, Spinazzola, Nicolussi Caviglia. All. M. Allegri.