TORINO – La memoria, la storia. Raccontata e onorata attraverso gli eventi che si sono susseguiti in questi mesi e hanno fatto da prologo a questo 4 maggio, il giorno più importante per i tifosi del Torino e non solo. La giornata mondiale del calcio, proclamata nel 2015 dalla Fifa perchè gli Invincibili di Superga, le loro gesta e il loro triste destino hanno avuto un’eco smisurato, un ricordo sempiterno, un pensiero ancora attuale.
Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ossola: una filastrocca che i bambini granata hanno imparato a memoria sognando, un giorno, di essere loro i protagonisti in maglia del Toro. Un diktat che il movimento sportivo italiano ha incastonato nella storia di un Paese che ha trovato nel Grande Torino un appiglio per risorgere dalle macerie della Seconda Guerra mondiale. Uomini che con il calcio sono diventati icone, e con la loro triste fine sono divenuti eroi senza tempo. Giovani e belli, con le maniche della maglia tirate all’insù e un sorriso che ha ingannato la morte. E che, ancora oggi, li fa rivivere nel cuore di chi li ama.