La Roma frena la corsa Champions, dopo un finale pazzesco a Marassi. I giallorossi sembravano aver trovato il colpo da tre punti con El Shaarawy all’82’, sempre più capocannoniere della squadra a quota 11. Al 90′ però, Romero di testa ha firmato il pareggio, poi all’ultimo secondo il Genoa ha fallito il match point, con il rigore di Sanabria parato da Mirante.
CAMPO SFORTUNATO – Non è un campo fortunato per Ranieri, che qui nel 2011 ancora contro il Genoa subì la clamorosa rimonta da 0-3 a 4-3, che portò alle sue dimissioni. Stavolta il rigore parato da Mirante ha evitato la disfatta, ma non si può dire che sia andata bene. Corsa Champions che si complica proprio sul più bello per i giallorossi. L’Atalanta, con la vittoria in casa della Lazio è a più tre, l’Inter a +4, a tre giornate dalla fine. Il punto vale più per il Genoa, in chiave salvezza, anche se il rimpianto per il rigore sbagliato è grande.
GENOA AGGRESSIVO – Ranieri conferma il 4-2-3-1 con i rientri di Cristante e Zaniolo a centrocampo. Al centro dell’attacco c’è Dzeko. Prandelli invece cambia e si affida al 4-3-3 con Bessa, Lapadula e Kouamé in attacco. Il Genoa a trazione anteriore è aggressivo sin dall’inizio e sorprende la Roma, che però riesce a resistere all’onda d’urto. Al 4′ il primo grande pericolo è rappresentato da una punizione di Veloso che colpisce il palo esterno. Il Genoa nei primi minuti conclude diverse volte verso la porta di Mirante ma con poca precisione.
FAZIO E PELLEGRINI, CHE OCCASIONI – La Roma aspetta il momento giusto per attaccare con grande prudenza. Al 18′ arriva la prima palla gol per i giallorossi ed è la più clamorosa del match: Fazio salta più in alto di tutti su calcio d’angolo e indirizza bene il pallone verso la porta, ma Radu gli nega il gol con un salvataggio pazzesco sulla linea. La Roma prende coraggio anche se il Genoa non arretra e al 20′ ha un’altra buona chance con Lapadula: il suo diagonale sfiora il palo. La squadra di Ranieri sviluppa il suo gioco soprattutto sulla destra, con le discese di Florenzi che producono un paio di cross pericolosi. Al 38′ un’altra grande occasione capita sui piedi di Pellegrini, tutto solo in area su lancio di Dzeko: il centrocampista non riesce a incrociare e calcia fuori. Il Genoa torna pericoloso allo scadere del primo tempo con Romero che a due passi dalla porta non riesce a trovare la zampata vincente.
ROMERO RISPONDE A EL SHAARAWY – Nella ripresa il primo squillo è di Zaniolo, che al 57′ si accentra e tira: Radu è attento e alza sopra la traversa. Il Genoa risponde al 61′ con Lapadula che tenta la rovesciata in avvitamento tutto solo davanti a Mirante. Quattro minuti dopo ancora Lapadula ci riprova con un destro al volo che finisce alto. Ranieri prova a dare più peso all’attacco inserendo Schick al posto di Pellegrini. Al 70′ entra anche Kluivert al posto di Zaniolo. La Roma però non riesce a sfondare: Ranieri vorrebbe giocate più veloci e in verticale che non arrivano. Il gol arriva all’81’ con un gran diagonale al volo di El Shaarawy su sponda perfetta di Dzeko. Un asse che spesso ha funzionato in questo scorcio di stagione, una fiammata improvvisa, e un gol pesante. All’89’ Florenzi accusa un problema muscolare e lascia il posto a Karsdorp. La Roma è chiaramente in affanno e al 90′ subisce il gol dell’1-1 con Romero che salta più in alto di tutti nell’area affollatissima su calcio d’angolo. In pieno recupero il Genoa va via in contropiede e Mirante stende Sanabria. È rigore: Mirante compie il miracolo, parando il tiro dal dischetto dell’ex giallorosso Sanabria. Per come si era messa, la Roma alla fine può tirare un sospiro di sollievo per aver almeno conservato un punto.