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Serie B, l'urlo di Greco è quello del Foggia: Perugia sconfitto, sarà un finale di fuoco

FOGGIA – La Serie B, che si chiuderà la prossima settimana, non sarà certamente consigliata ai deboli di cuore: battendo il Perugia allo Zaccheria in una gara accesa e ricca di pathos, il Foggia resta aggrappato alla speranza di rimanere in cadetteria, toccando quota 37 punti. Sarà fondamentale vincere con il Verona per averne la certezza. Dopo un inizio confusionario, con entrambe le squadre vogliose di gestire il pallone ma poco lucide nel farlo, Iemmello si divora il gol del possibile vantaggio, servito da Gerbo con un bel pallone tagliato sul secondo palo. E’ questa la miccia che accende la gara definitivamente: i satanelli sono indiavolati, anche gli umbri non tirano indietro la gamba. Sempre Iemmello fa rabbrividire il Grifone: il suo mancino da fuori area esce di un soffio al 21′. Vido s’incarica della risposta della squadra di Nesta, ma si vede annullare giustamente un gol per fuorigioco; Verre non è più fortunato, dato che timbra il palo pochi minuti dopo. Per la squadra di Santopadre la certezza si trova tra i pali e si chiama Gabriel: l’ex Milan respinge alla grande il tentativo di Deli, poco prima che si chiuda un divertente primo tempo.

IL SECONDO TEMPO – Verre inaugura la ripresa con un pallone raffinato per Sadiq, che non trova lo specchio della porta. Anche Leali è chiamato a fare il suo: l’ex Frosinone smanaccia bene sull’incornata di Gyomber. I due tecnici dopo una ventina di minuti di gioco iniziano a sparigliare le carte: Nesta è costretto a togliere Dragomir ed El Yamiq, infortunati, e a mettere Kingsley e Sgarbi al loro posto. Grassadonia si gioca il jolly Galano al posto di Deli. E’ proprio il subentrato Sgarbi a combinare il pasticcio che cambia la partita: il difensore allarga troppo le mani su Mazzeo, e l’arbitro decreta il rigore. Leandro Greco, pur facendosi intuire la traiettoria da Gabriel, fa il suo dovere e lo Zaccheria esplode, così come la tensione in campo: Tolucci viene espulso direttamente dalla panchina rossonera. In pratica, dal calcio di rigore fino al decretarsi dei sei minuti di recupero non si gioca quasi mai: la gara si frammenta in tante interruzioni. Il Perugia mantiene il possesso palla fino alla fine, senza però risucire a pungere l’esaltata retroguardia di casa.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-b


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