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Liverpool-Barcellona, le chiavi tattiche

Per compiere l’impresa e raggiungere la seconda finale consecutiva dell’era Klopp, il Liverpool deve segnare 4 gol senza subirne. Va detto subito che in questa stagione il Barcellona ha subito 3 o più gol solo in due occasioni: la sconfitta per 4-3 contro il Betis e il pareggio per 4-4 contro il Villarreal. In entrambe, quindi, ha comunque segnato, cosa che verosimilmente basterebbe oggi alla squadra di Valverde per chiudere la semifinale.

Non aiuta il Liverpool il fatto di stare in piena corsa per il titolo della Premier League, perché mentre il Barcellona già campione ha potuto schierare una formazione fatta di riserve e ragazzini per la sua partita di sabato sera contro il Celta, in contemporanea il Liverpool ha giocato con la formazione titolare (meno Firmino infortunato) una partita che non poteva permettersi di perdere. Nella stessa partita Salah ha subito un infortunio alla testa e sarà quindi costretto a stare fuori. Aggiungendo all’assenza di Salah quelle di Firmino e Naby Keita, che si è infortunato proprio durante la partita di andata, tre pezzi chiave della formazione di Klopp non saranno in campo per tentare l’impresa.

Le assenze non dovrebbero cambiare la strategia di Klopp, anzi il Liverpool potrebbe compensare la minore tecnica in attacco cercando una pressione ancora più alta fin dall’inizio da parte di tutta la squadra. Spingere sull’agonismo e cercare nello stadio un alleato per far diventare la partita un inferno: può sembrare un cliché, ma poche squadre come il Liverpool hanno dimostrato in queste ultime stagioni di poter segnare più gol in un tempo ravvicinato quando si trovano in casa e il pubblico è totalmente partecipe.

A questo proposito sembra probabile rivedere Alexander-Arnold come terzino destro, perché più offensivo e più bravo nei cross rispetto a Joe Gomez. Ed è probabile che Wijnaldum, dopo aver giocato con scarsi risultati dal falso nove all’andata, giocherà a centrocampo. Il tridente offensivo dovrebbe essere invece formato da Origi, Shaqiri e Mané. Se dovessero essere queste le scelte di Klopp, è possibile che il Liverpool si schieri con un 4-4-2 asimmetrico, in cui in sostanza Origi e Mané formano la coppia d’attacco e Shaqiri balla tra la linea offensiva e quella dei centrocampisti. Questo serve ai “Reds” sia per avere una presenza costante a minacciare l’area di rigore, sia per avere un giocatore che possa ricevere alle spalle del terzino sinistro Jordi Alba una volta recuperata palla.

È già successo in stagione che Firmino e Salah fossero fuori contemporaneamente: nella trasferta contro il Burnley in Premier League e in quella contro il Wolverhampton in FA Cup, in cui il Liverpool si era presentato con addirittura Sturridge, Origi e Shaqiri in attacco. Proprio nell’ultima partita giocata contro il Newcastle, all’uscita di Salah si è riproposta una variante ancora più radicale, che ha visto in campo insieme Mané, Shaqiri, Origi e Sturridge. Molto probabilmente non la vedremo dall’inizio, ma potrebbe essere un’opzione a partita in corso per sbloccare la gara, se il primo tempo dovesse finire 0-0. Contro il Newcastle lo schieramento molto offensivo ha portato al gol vittoria che ha tenuto in vita le speranze di titolo in Premier League, contro il Barcellona, però, di gol ne servono 4.


Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_champions-league.xml


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